Protestano gli operai della Fiat di Pomigliano d’Arco che chiedono interventi per ridurre il carico di lavoro dopo la morte del loro collega Luigi Noto, 49 anni, ex consigliere comunale di Boscoreale, stroncato da un infarto una settimana fa mentre si trovava nello stabilimento.

Un decesso avvenuto per cause naturali, ma tra cui i comitati di Cassintegrati e Licenziato del Lingotto leggono il troppo lavoro ed i turni pesanti a cui sarebbero chiamati i lavoratori. Noto, in tal senso, è stato colpito dall’arresto cardiaco alle 5 del mattino, mentre effettuava il turno di notte.

Riteniamo – scrivono i comitati in un comunicato – che i ritmi di lavoro assurdi, la mancanza di riposi razionali tra un turno e un altro, per gli operai coinvolti siano un enorme motivo di stress fisico e mentale. A questo bisogna aggiungere che ormai all’interno dello stabilimento di Pomigliano non c’è più nessuna possibilità di controllo né sui tempi di lavorazione, né sulle condizioni della sicurezza del  lavoro, come denunciato più volte dalla Fiom e da altri sindacati».