Non basta vivere in un quartiere di confine dimenticato più o meno da due comuni. Non basta vivere con una bomba ecologica qual è la vasca del Fornillo, con il suo nauseabondo odore e il rischio di patologie che comporta, non basta sopportare che a due passi da casa propria avvengono gli scarichi illeciti di rifiuti provenienti da tutta la zona vesuviana. Bisogna sopportare anche che l’Ufficio Tecnico del Comune di Terzigno, nel momento in cui viene fatto presente che via Fornillo sta tornando ad essere una discarica a cielo aperto dopo lo storico intervento di pulizia di alcuni mesi addietro, dia lezioni di civiltà ad un Rione che subisce i disagi di cui sopra, senza aver mai alzato la voce contro nessuno.
«Forse sarebbe il caso di educare ed “invitare” i proprietari di questi ameni “luoghi di campagna” a non lanciare o a non depositare rifiuti ai margini del suddetto percorso viario» dichiara l’Ufficio. «Non si é riscontrato alcun cumulo d’immondizia rilevante» ribadisce. Il Comitato La Voce del Fornillo, a nome degli oltre 1.300 cittadini residenti nel rione (altro che poche case come dichiarato dall’Ufficio), si dichiara profondamente offeso dalle parole contenute nel comunicato di cui sopra. Definire i cittadini incivili è un grave atto da parte di un organo pubblico che dimostra di non conoscere affatto la zona del Fornillo, e di fingere di non conoscere le dinamiche legate all’abbandono selvaggio dei rifiuti che va ben oltre il semplice sacchetto lanciato dall’incivile di turno. L’Ufficio Tecnico sottovaluta che i cittadini di Fornillo e i poveri proprietari terrieri che hanno i fondi nella zona lottano inutilmente da anni contro questo scempio, sobbarcandosi anche i costi di muri e recinzioni, e trovandosi con in mano il solito pugno di mosche dopo aver effettuato le dovute denunce. Inoltre è chiaro anche per un bambino che i fondi terrieri non producono come materiali di scarto: stracci di stoffa, materiali edili, elettrodomestici e residui alimentari (che compongono i cumuli presenti in strada). Qualcuno ha mai visto un residente o un proprietario terriero della zona abbandonare rifiuti lungo la strada? L’ufficio tecnico ha elementi, prove, da cui desumere le gravi affermazioni che fa?
E seppur fosse un problema di civiltà di alcuni, niente autorizzerebbe il Comune ad abbandonare la strada a se stessa, a danno della collettività, come ha fatto per oltre un anno prima della sacrosanta bonifica intervenuta solo grazie ai fondi ministeriali. Una pulizia mensile, se non addirittura settimanale, resta solo un miraggio e prova ne è il fatto che l’accumulo dei rifiuti, di cui in foto, comincia a tornare corposo. Ci piacerebbe poter vedere la stessa celerità con cui furono tolti alcuni striscioni di protesta affissi dai cittadini qualche mese addietro. Ci piacerebbe poter vedere la stessa celerità con cui è stato emanato il comunicato ufficiale da parte dell’Ufficio Tecnico a risposta dell’articolo de Il Fatto Vesuviano. Ci piacerebbe vedere che via Fornillo venisse trattata al pari di qualsiasi strada del centro di Terzigno. Se lasciassimo i rifiuti non differenziati tra le strade del centro per molti mesi come accade al Fornillo dove riscontreremmo la maggiore inciviltà? Ci sarebbe piaciuto vedere la stessa celerità anche nel ricevere risposta alla lettera che La Voce del Fornillo ha protocollato un anno fa (16/09/2013 Prot. 2013 0013550) presso la casa comunale di Terzigno e che giace ancora chissà dove senza seguito. Il Comune di Terzigno inoltre nelle sue affermazioni non tiene minimamente conto del fatto che la tracimazione della vasca, ricca di reflui civili provenienti dalla civilissima Terzigno, comporta che il fiume di cloaca trascina con se una buona quantità di spazzatura che finisce nelle campagne di alcuni fondi (gli “incivili”) e tra le strade di Poggiomarino, e che la pioggia riduce il volume di quelli che restano a terra, permettendo almeno un transito più agevole con le auto nella zona.
Il Comune di Terzigno non provvede mai alla pulizia per il suo lato di competenza per il semplice fatto che sottovaluta l’importanza che la strada lungo il confine ha per il quartiere (si ripete, oltre 1300 residenti, altro che poche case), e per molti Terzignesi stessi che vengono a Poggiomarino o si indirizzano verso località Passanti in Boscoreale. Anzi per il semplice fatto che i residenti lungo la strada che pagano le tasse al Comune di Terzigno e che portano voti a Terzigno sono molto pochi. E allora: l’abbandono.  La conferma sta nel totale disinteresse che l’Amministrazione mostra anche per la manutenzione del fondo stradale, disastrato, pieno di avvallamenti, profonde crepe, e diversi tombini completamente sfalsati rispetto al piano stradale che mettono quotidianamente a serio rischio l’incolumità di persone, automobili e motocicli. Attaccare i cittadini per coprire le proprie colpe e le proprie omissioni è un atto inaccettabile.