Un commento pubblicato sui social ha provocato un’ondata di critiche contro l’ex senatore Vincenzo D’Anna, oggi presidente nazionale dell’Ordine dei Biologi. Rispondendo a un post del Corriere della Sera su Instagram, D’Anna ha scritto: «Perché c’è a chi piace cruda e a chi cotta la moglie», frase che ha immediatamente generato indignazione. Il post del Corriere riportava la testimonianza di Valentina Pitzalis, sopravvissuta nel 2011 a un tentato femminicidio in cui l’ex marito le diede fuoco, lasciandola gravemente ustionata e sfigurata. La donna aveva raccontato la sua esperienza agli studenti delle scuole superiori di Milano e provincia durante un incontro al Teatro degli Arcimboldi.
La risposta di D’Anna è rilanciata sui social dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, che segue da anni la vicenda di Pitzalis. Da quel momento si è scatenata una forte reazione pubblica.
La replica di D’Anna
Di fronte alle critiche, D’Anna è intervenuto su Facebook rivendicando il contenuto del proprio commento. Ha sostenuto che le sue parole fossero state fraintese e che si trattasse di una battuta sarcastica: «C’è gente che legge ma non comprende, né l’ironia né il sarcasmo. La mia risposta era riferita alla domanda che la signora avrebbe voluto rivolgere al defunto marito. Era sarcasmo, ma un esercito di moralisti semi analfabeti si è indignato».
La posizione della Federazione degli Ordini dei Biologi
In serata la Fnob ha diffuso un comunicato ufficiale per precisare che D’Anna si è scusato per quello che definisce un «drammatico fraintendimento», affermando di non aver mai avuto l’intenzione di offendere una donna vittima di violenza. Allo stesso tempo, la Federazione ha criticato la reazione social, parlando di una polemica «costruita ad arte» da chi avrebbe alimentato una «shit storm» contro il presidente.
