I due rappresentanti chiedono alle istituzioni di tutelare gli atleti e garantire spazi per lo sport, l’inclusione e la crescita dei giovani.

La recente decisione del Comune di Napoli di rimuovere la pista di atletica leggera dello Stadio Diego Armando Maradona nell’ambito di un piano di riqualificazione, che prevede l’eliminazione di alcune infrastrutture sportive per aumentare la capienza per il calcio, ha suscitato forti preoccupazioni da parte delle associazioni e dei cittadini.

Con la rimozione della pista, centinaia di atleti e migliaia di cittadini rischiano di perdere uno spazio fondamentale per l’allenamento, l’inclusione sociale e la crescita personale e professionale.

Sulla vicenda sono intervenuti Francesco Gabriele, presidente del Polo Sportivo del Meridione, realtà che rappresenta circa 4000 atleti che si allenano al Maradona, e Rosario Visone, portavoce regionale di Europa Verde Campania e candidato alle prossime elezioni regionali nella lista Alleanza Verdi e Sinistra.

Francesco Gabriele ha dichiarato: “Il problema di base è che la pista, con i nuovi lavori deliberati dal Comune, sarà rimossa. Mi trovo quindi a rappresentare migliaia di atleti e le loro famiglie che, dall’oggi al domani, potrebbero ritrovarsi senza un luogo dove potersi allenare. Il Maradona è una struttura polisportiva e polifunzionale unica, senza alternative simili in città. In questo spazio, inoltre, è possibile offrire opportunità a persone che vivono in contesti socio-economici difficili“.

Rosario Visone ha aggiunto: “Non abbiamo a Napoli strutture del livello del Maradona dove praticare discipline atletiche. È necessario sensibilizzare la politica su un mondo che genera valori concreti, dai giovani ai talenti che hanno il diritto di potersi allenare. È un impegno che noi, come AVS, sentiamo di dover assumere“.

Europa Verde Campania invita pertanto le istituzioni a rivedere le decisioni sulla pista di atletica, per garantire che lo sport, l’inclusione e la crescita dei giovani rimangano al centro delle politiche cittadine.