È giallo a Cave, nel Lazio, per la morte di Axenia Manoli, una giovane di 31 anni di origine moldava trovata senza vita ieri mattina in un bosco sopra via del Pratarone. La vicenda – ricca di elementi ambigui – sta sollevando molte domande tra i residenti e le forze dell’ordine.
Il passato e la vita di Axenia
Axenia era arrivata a Cave circa due anni fa, in fuga da un passato segnato da violenza: aveva denunciato l’ex marito e cercato di ricostruirsi una vita. Viveva nel paese insieme ai suoi due figli, di 7 e 11 anni, e lavorava come cameriera in un ristorante cinese chiamato Joya.
Secondo i conoscenti, era una madre devota, affettuosa e molto attaccata ai suoi bambini. Amici e colleghi la descrivono come una persona solare e gentile: il fatto che possa avere abbandonato volontariamente i figli ha suscitato grande incredulità.
L’allarme e le ricerche
Giovedì pomeriggio le cose hanno preso una piega inquietante: dopo aver accompagnato come sempre i bimbi a scuola, Axenia non è arrivata al lavoro e ha fatto perdere le sue tracce. Il suo compagno, preoccupato, ha denunciato la sparizione ai carabinieri della stazione locale e ha attivato anche l’associazione Penelope, da tempo impegnata nelle ricerche delle persone scomparse.
Dalle prime indagini è emersa una possibile partenza volontaria: quando la donna è uscita di casa, indossava jeans e felpa, e guidava la sua Toyota Yaris nera. Ma nonostante le ricerche, inizialmente non è trovato alcun riscontro.
La tragica scoperta
La svolta è arrivata ieri mattina. Usando i dati del GPS collegato all’assicurazione RC auto, i soccorritori hanno rintracciato la sua Yaris all’interno del bosco del Pratarone. A circa 200 metri dall’auto, è rinvenuto il corpo di Axenia, legata con una corda a un ramo di un albero.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Cave, i vigili del fuoco, la polizia locale, il medico legale, gli investigatori del Nucleo investigativo dell’Arma e la Scientific di Frascati. L’area è stata isolata per consentire rilievi accurati e garantire l’integrità delle prove.
Il biglietto e le indagini
Secondo quanto riferito dal compagno, in casa è stato trovato un messaggio in cui Axenia si scusava per non aver fatto “abbastanza” per i figli. Il testo, però, non avrebbe un contenuto chiaramente autolesionista, almeno stando alle fonti investigative.
Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Tivoli, che ha incaricato i carabinieri di raccogliere ogni dettaglio utile. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi al momento, né il gesto volontario né un possibile coinvolgimento di terzi.
Il precedente inquietante
Il caso di Axenia richiama alla memoria un episodio drammatico vissuto da Cave alcuni anni fa: nel 2015 Marco Giacchetta era trovato morto con la gola tagliata. All’epoca si concluse con un’archiviazione per suicidio, ma solo di recente, dopo un lungo lavoro da parte della madre, la vicenda è riaperta come possibile omicidio.





