Il corpo era riverso sul pavimento del soggiorno, con una profonda lesione alla testa che potrebbe essere collegata alla morte. Restano ancora da chiarire le cause del decesso di Nunzia Cappitelli, 50 anni, residente a Piscinola, periferia Nord di Napoli. La donna è stata trovata senza vita nella sua abitazione di piazza Sant’Alfonso a Marianella. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e i tecnici della Scientifica. Le indagini mirano ora a ricostruire con precisione le ultime ore della vittima. Al momento rimane aperta la pista dell’incidente domestico, ma gli investigatori non escludono neppure l’ipotesi dell’omicidio. È stata disposta l’autopsia.

Il ritrovamento

L’allarme è stato lanciato nel pomeriggio del 14 novembre da un vicino di casa che, intorno alle 15, ha trovato la porta dell’abitazione aperta e la donna distesa a terra. All’arrivo del 118 i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Quando gli agenti sono entrati nell’appartamento, la cinquantenne era già morta. La ferita alla testa è apparsa subito evidente, ma secondo i primi rilievi potrebbe anche essere compatibile con una caduta.

Sul posto sono intervenute le pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale, gli agenti del Commissariato Chiaiano e gli investigatori della Squadra Mobile. L’attenzione è ora rivolta alla vita privata della donna, divorziata e residente da sola. Negli ultimi tempi aveva intrapreso una nuova relazione: il compagno, già ascoltato, sarà sentito nuovamente nelle prossime ore. Da quanto emerso, il rapporto sarebbe stato caratterizzato da tensioni e discussioni, per le quali in passato erano intervenute le forze dell’ordine.

Tutti questi elementi restano al momento oggetto di verifiche e non viene attribuita alcuna responsabilità, in assenza di riscontri tecnici definitivi.

Sopralluogo e accertamenti in corso

L’abitazione è stata sequestrata per consentire alla Scientifica di effettuare rilievi e cercare eventuali tracce utili alla ricostruzione dei fatti. I primi sopralluoghi non avrebbero evidenziato segni di colluttazione o elementi evidenti che possano indicare una violenza.

Gli investigatori attendono ora l’esito degli accertamenti medico-legali, che saranno decisivi per stabilire se la lesione sia stata provocata da una caduta accidentale o da un gesto violento. Acquisite anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area.