Come già accaduto per le pensioni, anche per l’assegno unico 2026 la rivalutazione potrebbe risultare più contenuta del previsto. Le ultime proiezioni Inps stimano infatti un incremento compreso tra l’1,4% e l’1,5%, inferiore rispetto alle stime iniziali che oscillavano tra l’1,6% e l’1,7%.
Il valore definitivo dell’adeguamento al tasso di inflazione sarà stabilito dal decreto sulla perequazione, atteso entro novembre, a firma del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero del Lavoro.
Rivalutazione 2026: cosa cambia per importi e fasce ISEE
La rivalutazione annuale non incide solo sull’importo degli assegni, ma anche sulle fasce ISEE utilizzate per determinare la misura del beneficio.
Nel 2026, la prima fascia salirà fino a un ISEE di 17.468,51 euro, rispetto ai 17.227,33 euro previsti nel 2025.
Ciò significa che alcuni nuclei familiari con ISEE compresi tra 17.227,34 e 17.457,03 euro, finora collocati nel secondo o terzo scaglione, rientreranno nella prima fascia, ottenendo così un assegno leggermente più alto.
Ultima fascia: soglia e importo minimo aggiornati
L’ultima fascia ISEE, quella che dà diritto all’importo minimo, passerà invece da oltre 45.939,56 euro nel 2025 a oltre 46.582,71 euro nel 2026.
Di conseguenza, chi aveva un ISEE pari a 45.939,56 euro nel 2025 e percepiva l’importo minimo, dal prossimo anno si troverà in una fascia più favorevole, con un assegno leggermente più alto.
Importo minimo 2025: 57,5 euro
Importo minimo 2026 (stimato): 58,3 euro
Assegno unico 2026: simulazioni sugli importi
Ecco alcuni esempi di come potrebbero variare gli importi dell’assegno unico “base” in base alle nuove fasce ISEE:
Fascia ISEE Importo 2025 Importo 2026 (stimato)
Fino a 17.227,33 € 201 € 203,8 €
17.227,34 € – 17.342,19 € 200,4 € 203,8 €
17.342,20 € – 17.457,03 € 199,9 € 203,8 €
Oltre 46.582,71 € 57,5 € 58,3 €





