La raccolta differenziata dei rifiuti in Campania continua a crescere e nel 2024 raggiunge il 58,05%, segnando un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Lo rileva il Rapporto dell’Osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti, che conferma il progresso costante della regione verso l’autosufficienza nel ciclo dei rifiuti, pur evidenziando ancora forti differenze territoriali: Napoli rimane la provincia con i risultati più bassi.
Oltre 450 chili di rifiuti per abitante
Secondo i dati raccolti, nel 2024 ogni cittadino campano ha prodotto in media oltre 450 chili di rifiuti urbani, sei in più rispetto al 2023.
Complessivamente, la produzione totale regionale ha raggiunto 2.614.484.039 chilogrammi di rifiuti urbani, di cui 1.096.698.479 chilogrammi non differenziati — quasi 27 milioni di chili in meno rispetto all’anno precedente.
De Luca (Osservatorio regionale): “Campania vicina all’autosufficienza”
«Siamo ormai alla soglia del 60% – ha dichiarato Enzo De Luca, presidente dell’Osservatorio regionale – nonostante il programma di investimenti per impianti e infrastrutture sia ancora in corso.
Una volta completato, renderà la Campania e i suoi sette ambiti ottimali pienamente autosufficienti».
De Luca ha sottolineato come i risultati «testimonino il grande lavoro svolto negli ultimi dieci anni dal Governo regionale, che ha saputo trasformare un territorio un tempo sanzionato dall’Unione Europea in un modello di riferimento per la transizione ecologica e industriale».
Le province: Benevento prima, Napoli ultima
Il rapporto evidenzia le differenze tra le province campane:
Benevento si conferma al primo posto con il 73,33% di raccolta differenziata (+0,48 rispetto al 2023);
Salerno segue con il 68,03% (+0,41);
Avellino si attesta al 62,27% (-0,03);
Caserta raggiunge il 59,16% (+2,43);
Napoli chiude la classifica con il 53,22% (+1,74).
Nel dettaglio, la città di Napoli registra un dato ancora inferiore alla media provinciale: 44,38%, pur mostrando un leggero miglioramento rispetto al passato. La risalita è trainata soprattutto dai risultati positivi dell’ambito Napoli 3, che ha contribuito in modo decisivo all’aumento complessivo.
Verso una gestione più sostenibile
L’Osservatorio regionale evidenzia che la parte non differenziata dei rifiuti continua a diminuire e che la Campania si sta avvicinando agli obiettivi europei di riciclo.
La piena attuazione della riforma sulla gestione integrata dei rifiuti e i nuovi impianti previsti nel piano regionale dovrebbero consentire entro il 2026 di raggiungere e superare la soglia del 65% di raccolta differenziata, allineando la regione agli standard nazionali più virtuosi.





