L’auto era stata protagonista di un precedente tamponamento in autostrada poche ore prima della tragedia. La Procura di Torre Annunziata chiede l’arresto del conducente, risultato positivo alle sostanze stupefacenti

Emergono nuovi dettagli sull’incidente in cui ha perso la vita l’agente della Polizia di Stato Aniello Scarpati, travolto da un SUV BMW a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Secondo le prime ricostruzioni, lo stesso veicolo era già rimasto coinvolto in un altro incidente in autostrada poco prima del tragico schianto.

In quella circostanza, alla guida non c’era il ventottenne oggi indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso, ma un altro passeggero del gruppo. Il primo sinistro sarebbe avvenuto mentre gli occupanti del SUV si stavano recando a prendere tre ragazze minorenni, le stesse che in seguito si trovavano a bordo dell’auto al momento dell’impatto mortale.

Velocità elevata e lite a bordo

La dinamica resta in fase di accertamento, ma secondo quanto riferito da una delle minorenni presenti nel veicolo, poco prima dell’incidente sarebbe scoppiato un litigio tra i passeggeri e l’auto avrebbe poi iniziato a inseguire uno scooter. Le prime analisi indicano che il SUV viaggiava a una velocità molto superiore ai 100 km/h, ma il dato preciso sarà chiarito dalle indagini tecniche.

Le indagini della Polizia Stradale

La Polizia Stradale sta analizzando nel dettaglio ogni elemento utile a ricostruire la sequenza dei fatti. Il SUV, infatti, era dotato di sistema GPS e dash cam, i cui dati saranno acquisiti e analizzati probabilmente nel corso di un incidente probatorio.

La richiesta della Procura

La Procura di Torre Annunziata ha reso noto che durante l’udienza di convalida prevista per domani verrà chiesto l’arresto in carcere per il conducente del SUV, risultato positivo a sostanze psicotrope al momento del sinistro.