Il portavoce regionale dei Verdi denuncia l’immobilismo del Governo dopo la condanna CEDU e richiama il sacrificio di Michele Liguori: “Servono bonifiche, prevenzione e coraggio politico, non commissari e fondi simbolici”.
“L’inchiesta di Report, dal titolo “E brucia ancora”, ha riacceso i riflettori su una ferita che non si è mai rimarginata: quella della Terra dei Fuochi, dove inquinamento e malattie continuano a essere emergenze quotidiane. Un’area vasta, che comprende 90 comuni e circa 2 milioni e 600mila abitanti, per la quale la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia, imponendo al Governo di avviare entro due anni la bonifica dei siti contaminati e di programmi di prevenzione oncologica per le popolazioni esposte“.
“È trascorso quasi un anno, ma nulla di sostanziale è cambiato. È stato nominato l’ennesimo commissario, che ha censito 293 siti contaminati e stimato per soli 81 siti pubblici un costo di 2 miliardi e mezzo di euro, con un piano di interventi che si estende oltre il prossimo decennio. Eppure, il decreto dell’8 Agosto 2025 prevede appena 15 milioni di euro, destinati soltanto alla rimozione parziale dei rifiuti in superficie. Una cifra simbolica, a fronte di un disastro ambientale e sanitario che continua a mietere vittime. Intanto i cittadini, i medici, gli oncologi e le associazioni continuano a chiedere azioni concrete e immediate, sia per le bonifiche sia per screening oncologici gratuiti e regolari, soprattutto nelle aree più colpite“.
Così Rosario Visone, portavoce regionale dei Verdi e candidato con Alleanza Verdi e Sinistra, storico attivista ambientale tra Acerra e Casalnuovo, dopo l’inchiesta di Report che ha riacceso i riflettori sulla Terra dei Fuochi.
“Report ha ricordato il sacrificio di Michele Liguori, tenente dei vigili urbani di Acerra, un uomo che ha dato la vita per difendere la sua terra. Nel suo corpo furono rinvenuti gli stessi policlorobifenili (PBC 118 e 126) presenti nei Regi Lagni e negli animali contaminati: sostanze cancerogene certe. Onorare la memoria di Michele significa raccoglierne l’eredità, chiedere giustizia e proseguire la sua battaglia contro l’indifferenza. Un territorio può salvarsi solo quando chi lo abita sceglie di non voltarsi più dall’altra parte“.
L’apertura della lista di Europa Verde Campania agli esponenti della società civile e ai protagonisti delle battaglie ambientali del territorio è frutto di una scelta politica maturata grazie alla sensibilità e alla visione di Rosario Visone, che a tal proposito dichiara: “Europa Verde Campania è l’unica forza politica che ha dimostrato di voler superare i calcoli elettorali, aprendo le proprie liste a attivisti e ambientalisti che da anni operano concretamente ad Acerra e in tutta la Terra dei Fuochi. Abbiamo scelto la coerenza, la partecipazione e il radicamento nei territori, perché la battaglia per la salute e per l’ambiente non può essere delegata a chi si ricorda di questi temi solo in campagna elettorale. Questa è la differenza tra chi fa ecologia per convinzione e chi la usa come slogan“.





