Tra gli ospiti della puntata odierna di “Domenica In”, condotta da Mara Venier, c’è stata Mena De Mare, madre di Santo Romano, il calciatore 19enne ucciso a novembre dello scorso anno in provincia di Napoli mentre tentava di fermare una rissa in cui era coinvolto un amico. In studio anche Simona, la fidanzata di Santo, con cui Mena ha scritto il libro Santo, uscito in libreria il 17 ottobre e presentato nel corso della trasmissione. Un racconto intimo e doloroso, che ripercorre la vita e i sogni spezzati del giovane portiere.
Mena De Mare ha ringraziato le autrici del volume, spiegando la difficoltà nel rivivere quei momenti:
«Ringrazio le autrici per la pazienza. Non è stato facile ricordare quella notte, spesso ho dovuto farlo a spezzoni, tramite audio».
Simona ha invece raccontato la loro storia d’amore:
«Ci siamo conosciuti da adolescenti, avevo 15 anni, durante la pandemia. Da allora non ci siamo più lasciati. L’amore è rimasto, oggi più forte di prima».
La madre del giovane ha poi rivelato di aver fondato un’associazione in suo nome:
«Non volevo che restasse solo un nome su una lista. Gliel’ho promesso quella notte».
Mena ha infine condiviso un annuncio che ha commosso il pubblico e la conduttrice Mara Venier:
«Presto avrò un nipotino, figlio dell’altro mio figlio. Si chiamerà Santo Romano. Ci sarà un nuovo Santo Romano».
I sogni interrotti di Santo Romano
Santo Romano, originario di Volla, era un giovane calciatore dell’ASD Micri, squadra campana che milita nel campionato di Eccellenza. Sognava di diventare un portiere professionista.
La notte dell’omicidio, avvenuta a San Sebastiano al Vesuvio, stava festeggiando il suo onomastico insieme alla fidanzata e agli amici. Una banale lite nata da una scarpa pestata si è trasformata in tragedia. Il 19enne è stato colpito mortalmente da un proiettile esploso da un minorenne di 17 anni, che ha ferito anche l’amico di Santo, Salvatore.
Il giovane aggressore, residente nel quartiere Barra, era da poco uscito dal carcere minorile di Nisida, dove era detenuto per spaccio di droga. Dopo l’omicidio era fuggito, facendo perdere le proprie tracce per quasi 24 ore, ma è stato poi individuato dalle forze dell’ordine.
Santo Romano viene ricordato da tutti come “un ragazzo d’oro”, solare, educato e appassionato di calcio. Il suo nome continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e nelle iniziative dedicate alla sua memoria.





