Negli ultimi anni il tema della natalità è diventato uno dei nodi centrali del dibattito politico ed economico. L’Italia, come evidenziano i dati Istat, è tra i Paesi europei con il più basso tasso di natalità, mentre cresce l’età media della popolazione. In questo contesto, il governo sta cercando nuove misure per sostenere le famiglie e incoraggiare la nascita di figli.

Negli ultimi giorni si è tornato a parlare del cosiddetto “Bonus Mamma & Papà”, un’agevolazione che consentirebbe ai genitori con figli di risparmiare fino a 3.000 euro l’anno. Ma di cosa si tratta esattamente? E, soprattutto, è una misura attiva anche in Italia?

Bonus Mamma & Papà: l’origine della misura

Il Bonus Mamma & Papà non è attualmente in vigore in Italia. L’idea nasce in Polonia, dove il governo ha recentemente approvato una legge per azzerare l’imposta sul reddito alle famiglie con almeno due figli e con un reddito annuo inferiore a 140 mila zloty (circa 33 mila euro).

Il provvedimento, promosso dal presidente Karol Nawrocki, rientra in una più ampia strategia di sostegno alla natalità e mira a ridurre la pressione fiscale sulle famiglie e a stimolare l’economia interna. Con questo sistema, i nuclei familiari possono risparmiare fino a 3.000 euro l’anno, a seconda del numero dei figli e del reddito complessivo.

Perché se ne parla anche in Italia

In Italia il dibattito demografico è particolarmente acceso. Da un lato c’è chi sostiene che, senza un aumento delle nascite, il Paese rischia di non poter sostenere in futuro il sistema pensionistico; dall’altro chi ritiene che le difficoltà economiche, la precarietà lavorativa e il costo della vita rendano quasi impossibile per molti giovani formare una famiglia.

Il modello polacco ha attirato l’attenzione anche nel nostro Paese, dove già esistono diverse misure a favore dei genitori, ma nessuna che preveda una riduzione diretta delle imposte sul reddito per chi ha figli.

I bonus famiglia attivi in Italia nel 2025

In attesa di una possibile riforma, in Italia restano operative diverse forme di sostegno:

Assegno unico e universale, riconosciuto a tutte le famiglie con figli fino ai 21 anni, con importi che crescono al diminuire dell’Isee.

Bonus mamme lavoratrici, contributo per le donne con figli a carico e contratto di lavoro dipendente.

Poi Bonus nido, per coprire parte delle spese di iscrizione agli asili nido pubblici o privati.

Bonus nuovi nati e Fondo dote famiglia, misure destinate a sostenere la prima infanzia e i nuclei numerosi.

Tuttavia, secondo le stime degli economisti, questi interventi – pur importanti – non sono ancora sufficienti a invertire il trend demografico negativo.

Bonus Mamma & Papà in Italia: ipotesi e prospettive

L’idea di un bonus fiscale per i genitori non è nuova. In passato era stato ipotizzato un “piano Giorgetti” per introdurre detrazioni potenziate alle famiglie numerose, ma la proposta non è mai stata attuata a causa della mancanza di coperture finanziarie.

L’esempio polacco riaccende dunque il dibattito: una misura simile in Italia potrebbe alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie con figli e rappresentare un incentivo concreto alla natalità. Tuttavia, al momento non esiste alcuna norma ufficiale in tal senso.