Emergono nuovi dettagli sull’inchiesta relativa all’assalto al pullman dei tifosi di Pistoia, avvenuto domenica scorsa a Rieti e costato la vita all’autista Raffaele Marianella, colpito da un mattone lanciato contro il parabrezza del mezzo. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, due dei tre ultrà arrestati — Alessandro Barberini e Manuel Fortuna, entrambi appartenenti al gruppo della Sebastiani Basket Rieti — avrebbero pronunciato la frase: «Li abbiamo massacrati».

Un’ulteriore indiscrezione del Tg1 riferisce che uno degli arrestati, durante un colloquio informale nella sala d’attesa della Questura, avrebbe aggiunto: «Forse dovevo mirare un po’ più in basso». La frase sarebbe stata intercettata dagli investigatori mentre i tre attendevano di essere ascoltati individualmente.

I tre arrestati davanti al giudice: chiesta la custodia cautelare in carcere

I tre ultrà fermati — Barberini, Fortuna e Kevin Pellecchia — compariranno nelle prossime ore davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rieti, Giorgia Bova, per l’udienza di convalida dei fermi.

La Procura di Rieti chiederà per tutti e tre la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza e il rischio di reiterazione del reato.

Le analisi del DNA sui mattoni lanciati contro il pullman

Su disposizione della Procura saranno effettuati gli accertamenti genetici irripetibili sui due mattoni sequestrati dopo l’assalto, i quali presentano tracce biologiche riconducibili agli autori del gesto.

I campioni di DNA saranno prelevati non solo ai tre indagati principali, ma anche ad altri tre sospettati che avrebbero preso parte all’aggressione. Gli esiti saranno determinanti per ricostruire la dinamica dei fatti e individuare con precisione chi abbia lanciato i corpi contundenti.

Nove Daspo emessi dal Questore di Rieti

Parallelamente alle indagini giudiziarie, il Questore di Rieti, Pasquale Fiocco, ha disposto nove provvedimenti di Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) nei confronti di tifosi riconducibili agli ambienti ultrà della Sebastiani Rieti.

Otto di loro non potranno assistere a eventi sportivi per cinque anni, mentre un nono tifoso — già sottoposto a un precedente provvedimento analogo — dovrà rispettare un divieto di otto anni.

L’inchiesta

Le indagini della Polizia di Stato e della Procura di Rieti proseguono per ricostruire l’intera catena di responsabilità nell’assalto.
Secondo gli inquirenti, il gruppo di ultrà avrebbe agito in modo organizzato, bloccando il pullman dei tifosi toscani e lanciando mattoni e oggetti contundenti, uno dei quali ha colpito mortalmente l’autista Marianella.

Gli investigatori stanno analizzando immagini, filmati e testimonianze per accertare eventuali ulteriori coinvolgimenti e stabilire le responsabilità individuali.