In un periodo segnato da difficoltà economiche e da una crescita dei costi per famiglie e lavoratori, ogni misura di sostegno statale rappresenta un aiuto concreto. Tra gli strumenti più importanti introdotti negli ultimi anni c’è il cosiddetto Bonus AU, cioè l’Assegno Unico Universale per i figli a carico, una misura che resta centrale nelle politiche familiari italiane.
Cos’è il Bonus AU
Il Bonus AU è l’assegno economico mensile riconosciuto a tutti i nuclei familiari con figli a carico, indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro o dal reddito, anche se l’importo varia in base all’ISEE. La novità riguarda i figli tra i 18 e i 21 anni, che possono ricevere direttamente l’assegno a loro nome, purché rispettino determinate condizioni.
Chi può riceverlo
Possono beneficiare del Bonus AU:
figli minorenni a carico dei genitori;
figli maggiorenni fino a 21 anni che siano studenti, iscritti a corsi universitari o professionali, o che svolgano tirocini o lavori con redditi contenuti;
giovani impegnati in servizi civili o percorsi formativi riconosciuti.
Per i ragazzi tra i 18 e i 21 anni è sufficiente presentare un documento di identità che attesti l’età e, se richiesto, autocertificare la frequenza del percorso di studio o di formazione.
Importi e obiettivi della misura
L’importo dell’assegno varia in base al reddito familiare e può essere maggiorato per le famiglie con più figli o con componenti disabili. L’obiettivo dell’Assegno Unico è duplice: sostenere la natalità e favorire l’autonomia dei giovani, incoraggiando la prosecuzione degli studi e la formazione professionale.
Il Bonus AU rappresenta dunque un aiuto concreto in un contesto in cui il potere d’acquisto delle famiglie è in calo e il costo della vita continua a crescere.





