Venerdì 10 ottobre, nella suggestiva cornice dell’ex stazione della Circumvesuviana di Boscotrecase, ora rinata come spazio di cittadinanza attiva, si è svolta l’inaugurazione del Presidio “Libera contro le mafie – Rosa Visone Roberta Lanzino”. Una serata intensa, partecipata, carica di emozione e di impegno civile, segnata da parole autentiche e volti che credono nel cambiamento.
A dare il benvenuto è stato Sergio D’Alessio, referente locale del nuovo presidio, che con passione e profondità ha espresso la gioia e la responsabilità di questo traguardo. Il suo intervento, sentito e vibrante, ha ricordato come la legalità non sia un concetto astratto, ma una scelta quotidiana fatta di coraggio, coerenza e amore per la propria terra. A lui vanno i complimenti e il ringraziamento di tutti per il lavoro svolto, per la dedizione e la capacità di costruire legami veri intorno a un ideale comune.
Dopo di lui sono intervenuti Carmine Marino, della segreteria provinciale di Libera, che ha sottolineato l’importanza dei presìdi come luoghi di educazione alla giustizia e alla corresponsabilità; Anna Garofalo, referente regionale, che con parole forti e ispirate ha invitato i giovani a non restare spettatori, ma protagonisti attivi di un futuro libero dalle mafie; Pasquale Raia, di Legambiente, che ha ricordato quanto la tutela dell’ambiente e la lotta al malaffare siano due facce della stessa battaglia per la dignità dei territori.
Hanno portato il loro saluto istituzionale anche i sindaci Pasquale Di Lauro e Pietro Carotenuto, ribadendo il valore del lavoro congiunto tra enti locali, associazioni e cittadini per costruire comunità trasparenti, giuste e solidali.
All’inaugurazione erano presenti anche numerose associazioni del territorio, segno di una rete viva e solidale che condivide la stessa visione di impegno e partecipazione civica.
La nuova sede del presidio sarà non solo un luogo di incontro e coordinamento, ma anche un punto di riferimento culturale, aperto a iniziative, laboratori e momenti di riflessione dedicati alla memoria, all’ambiente e alla cittadinanza attiva.
A chiudere la serata è stato Franco Matrone, voce storica del movimento ambientalista e dell’impegno civile nell’area vesuviana, che ha saputo intrecciare memoria e futuro, ricordando che la legalità è fatta di gesti concreti, di memoria viva e di un’etica che parte dalle piccole cose.
L’incontro si è concluso con un momento conviviale di rinfresco, simbolo della condivisione e dell’unità che hanno animato l’intera serata. Volti sorridenti, strette di mano, parole sincere: l’atmosfera era quella di chi sa di aver acceso una luce destinata a restare.
Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, unite da questa nuova esperienza, hanno mostrato che la legalità è davvero possibile quando diventa comunità.
Una comunità che ricorda, che agisce e che sceglie, ogni giorno, di stare dalla parte giusta.