Scoperta una gestione illegale dei bidoni della raccolta differenziata a Napoli. La Polizia Locale ha rinvenuto quasi mille contenitori per i rifiuti, riconducibili a condomìni dei quartieri Vomero e Arenella, all’interno di un terreno privato sulla collina dei Camaldoli, in zona via Sant’Ignazio di Loyola. L’area, priva di autorizzazioni, era utilizzata come deposito abusivo dei cassonetti forniti da Asìa, l’azienda di igiene urbana del Comune. Il terreno è stato sequestrato, mentre il titolare della ditta privata coinvolta è stato denunciato all’Autorità giudiziaria.
Indagini sulla gestione illegale dei bidoni condominiali
Secondo quanto accertato, il privato denunciato prelevava ogni mattina i bidoni già svuotati dal personale Asìa, li lavava e custodiva durante la giornata, per poi riconsegnarli la sera ai condomìni prima del nuovo conferimento.
Un servizio apparentemente utile, ma totalmente abusivo, privo di qualsiasi titolo autorizzativo o impianto idoneo al lavaggio e trattamento dei rifiuti.
Le prime indagini ipotizzano l’esistenza di un mercato sommerso legato alla gestione privata dei cassonetti condominiali, un sistema illecito che potrebbe coinvolgere diversi palazzi dei quartieri collinari, dove la mancanza di spazi interni ha favorito il ricorso a ditte non regolari.
L’operazione ai Camaldoli: sequestrata un’area di 800 metri quadrati
L’operazione è scattata la mattina del 7 ottobre, nell’ambito del Protocollo “Terra dei Fuochi” coordinato dalla Prefettura di Napoli per contrastare gli illeciti ambientali.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della U.O. Investigativa Centrale – Reparto Ambientale, Emergenze Sociali, Minori e Fasce Deboli (I.A.E.S.) della Polizia Locale di Napoli, con il supporto dell’Esercito Italiano, di ABC Napoli e di E-Distribuzione.
Durante l’ispezione, è stata rinvenuta un’area di circa 800 metri quadrati adibita a deposito temporaneo non autorizzato: vi erano 740 bidoni per la raccolta differenziata, riconducibili a utenze del Vomero e dell’Arenella.
L’area presentava due varchi carrabili irregolari, massetti e cordoli realizzati abusivamente, oltre all’assenza di impianti adeguati per il lavaggio dei bidoni.
Denunciati i responsabili, sequestrata l’area
Al termine delle verifiche, il legale rappresentante della società e il gestore dell’area sono denunciati per violazioni edilizie, urbanistiche e ambientali.
Il terreno è sottoposto a sequestro penale con apposizione di sigilli e nomina di un custode giudiziario.
Ulteriori indagini in corso: nel mirino contratti e flussi illeciti
Dai documenti acquisiti sono emersi contratti con alcuni condomìni per servizi di prelievo e manutenzione dei bidoni, ma non è ancora accertato dove fossero effettuate eventuali operazioni di lavaggio e disinfezione.
Le indagini, coordinate dalla Polizia Locale di Napoli, proseguiranno per individuare ulteriori siti di trattamento non autorizzati, eventuali flussi di reflui e rifiuti gestiti illecitamente e per verificare la posizione amministrativa della ditta presso la Camera di Commercio.
L’intervento si inserisce nel quadro dei controlli mirati contro gli illeciti ambientali, gli sversamenti abusivi e i roghi tossici sul territorio metropolitano.