Momenti di paura nella serata di martedì a Castel San Pietro Terme (Bologna), dove un ragazzo di 14 anni è stato aggredito e accoltellato più volte in un parco pubblico ancora molto frequentato.
L’aggressione
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane sarebbe avvicinato da un 15enne che, armato di un coltello da cucina, lo ha colpito tre volte al petto e all’addome, per poi allontanarsi rapidamente. Immediato l’intervento dei carabinieri e dei sanitari del 118, che hanno soccorso la vittima e trasportato il 14enne d’urgenza al pronto soccorso.
L’arresto del 15enne
Le ricerche si sono concluse intorno alle 22, quando i militari hanno rintracciato il presunto aggressore mentre camminava a piedi, ancora con l’arma nella cintura dei pantaloni. Disarmato e identificato, il minore è accompagnato in caserma e successivamente arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, il ragazzo è trasferito in una struttura della giustizia minorile e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le reazioni
La sindaca di Castel San Pietro Terme, Francesca Marchetti, ha incontrato i genitori del giovane ferito per esprimere vicinanza e sostegno alla famiglia.
Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che a Coffee Break su La7 ha sottolineato come la vicenda si inserisca nel più ampio fenomeno della violenza giovanile e delle cosiddette baby gang:
«È un problema molto diffuso, che non riguarda solo i minori stranieri. Non credo che basti la pur ineludibile azione di polizia: ci sono anche questioni sociali e familiari da approfondire. Ai miei tempi la violenza giovanile, pur inaccettabile, era spesso legata a ideali o a un’aspirazione di partecipazione; oggi prevale un certo nichilismo, un arretramento rispetto ai grandi temi sociali».





