Si è conclusa con grande partecipazione la prima edizione della rassegna “Rivoluzioni Geniali – dal Viceregno spagnolo alla Rivoluzione del 1799”, organizzata dalla Fondazione Il Canto di Virgilio sotto la direzione artistica di Carlo Faiello, protagonista anche con uno spettacolo originale. L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto Affabulazione 2025 e promossa dal Comune di Napoli, si è svolta nella Municipalità 4, nei quartieri di Poggioreale e della Zona Industriale, con l’obiettivo di esplorare uno dei periodi più creativi e tumultuosi della storia partenopea attraverso spettacoli, laboratori e incontri multidisciplinari.
A garantire la sicurezza durante tutti gli eventi sono stati gli agenti del consorzio GeSeCeDi, coordinati dal responsabile operativo S.ten. Giovanni Cacciola, assicurando un regolare svolgimento delle attività e la tutela del pubblico.
Primo weekend, tre spettacoli d’autore
Il calendario della rassegna si articolava in due intensi weekend: il primo, 12, 13 e 14 settembre 2025, ha visto protagonisti teatri, chiese e luoghi inaspettati, trasformati in palcoscenici per rivivere vicende e personaggi che hanno segnato la storia rivoluzionaria di Napoli.
Venerdì 12 settembre – “Cortelazzara”
Lo spettacolo “Cortelazzara”, tratto dalla Relation de Naples di Giuseppe II d’Asburgo e Maria Carolina d’Austria, ha unito storia, politica e musica in un affresco teatrale ironico e incisivo. Enzo Salomone ha curato e interpretato il testo, dialogando con due universi sonori: la musica colta della corte e la sonorità popolare dei vicoli napoletani. La performance è stata arricchita dalla voce del contralto Daniela Del Monaco e dalla chitarra di Antonio Grande, restituendo la vitalità e le contraddizioni della Napoli settecentesca.
Sabato 13 settembre – “Masaniello”
Il secondo appuntamento ha visto la messinscena di “Masaniello”, drammaturgia e regia di Annamaria Russo. La compagnia del Teatro Il Pozzo e il Pendolo ha raccontato la vicenda di Tommaso Aniello d’Amalfi, il pescatore che nel luglio 1647 ispirò la rivolta popolare a Napoli. Lo spettacolo, sospeso tra parola scenica, musica e danza, ha messo in luce le contraddizioni della città, capace di innalzare e poi tradire i propri sogni. Tra gli interpreti: Alessio Sica, Marianita Carfora, Alfredo Mundo, Gennaro Monti, Michele Costantino, Viviana Curcio, Vincenzo D’Ambrosio e Lorenzo Neri.
Domenica 14 settembre – “La Ciulla”
Il primo weekend si è chiuso con la prima assoluta di “La Ciulla”, scritto e interpretato da Carlo Faiello, con la voce recitante di Gea Martire. Lo spettacolo ha raccontato la figura di Giulia De Caro, donna di spettacolo e potere nel Seicento napoletano, anticonvenzionale ed emancipata. Accompagnata da Elisabetta D’Acunzo e Chiara Di Girolamo, la performance ha alternato parola e canto, con musiche eseguite da un’orchestra da camera, evocando il repertorio napoletano dell’epoca e restituendo l’atmosfera vibrante e contraddittoria della città.
Laboratori e partecipazione del pubblico
Un elemento distintivo della rassegna è stato il laboratorio “Mi ribello, dunque siamo”, preceduto da cinque incontri pomeridiani alle 17:30, aperti a tutti. I laboratori hanno proposto attività legate alla musica, alla letteratura, alla scrittura creativa e all’espressione personale, offrendo ai partecipanti un percorso di piccola rivoluzione individuale prima di ogni spettacolo.
La rassegna ha registrato un ampio successo di pubblico, confermandosi come un’iniziativa innovativa per valorizzare il patrimonio storico e culturale di Napoli e per avvicinare cittadini e visitatori a uno dei momenti più significativi della storia partenopea.





