Un bar che è molto più di un semplice locale: a Cercola (Napoli) nasce il Baraonda Cafè, nuova realtà della Tam Cooperativa Sociale, dove giovani con disabilità psichiche o disturbi dello spettro autistico diventano protagonisti dietro al bancone.
L’inaugurazione è fissata per oggi, alle 18, in via Gandhi 27. Il progetto rientra nell’iniziativa di inserimento lavorativo “Si può fare!”, finanziata dal Bando Autismo della Regione Campania.
Un team speciale dietro il bancone
Il Baraonda Cafè sarà animato da un gruppo di cinque ragazzi e ragazze che si alterneranno tra caffè, cornetti e gelati, supportati da un barman esperto e da un’équipe educativa composta da tre operatrici e uno psicologo.
Il team è così formato:
tre ragazzi: due baristi e un grafico/social media manager;
due ragazze: bariste;
un barman professionista, che affianca i giovani nel lavoro;
un team educativo con tre operatrici e uno psicologo.
Tra i protagonisti c’è Rosario, barista in formazione che sta imparando a gestire la macchina del caffè:
«Per questa nuova esperienza mi sento emozionato e anche un po’ ansioso. Per me Baraonda è un posto accogliente».
Alla parte grafica e social ci penserà Stefano, che ha trovato finalmente uno spazio in cui esprimere le proprie passioni:
«Mi sento molto felice e soddisfatto. Questa nuova avventura per me è più di un lavoro: è un’occasione per creare, comunicare, mettermi in gioco».
Le voci del progetto
Secondo Diana Nocerino, tutor per l’inserimento lavorativo:
«Ogni incontro con i ragazzi è un piccolo universo da esplorare. Questo lavoro non farà crescere solo loro, ma anche noi. È un privilegio accompagnarli in questo percorso».
A coordinare le attività c’è lo psicologo Agostino Borroso, che spiega:
«Il Baraonda Cafè è uno spazio di autonomia, dove sviluppare competenze sociali e incoraggiare percorsi di vita indipendente. Vogliamo che sia un luogo inclusivo per tutta la comunità».
Un bar come laboratorio di inclusione
Il Baraonda Cafè non è soltanto un luogo dove prendere un caffè, ma un vero laboratorio sociale. L’obiettivo è offrire ai ragazzi opportunità concrete di inserimento lavorativo, favorire la loro crescita personale e sensibilizzare la comunità sul valore dell’inclusione.
Un piccolo grande progetto che, tra cappuccini e sorrisi, dimostra come il lavoro possa diventare strumento di autonomia, socialità e dignità.