Grave episodio di violenza a Napoli, nel quartiere Chiaia, dove un’operatrice dell’Anm (Azienda napoletana mobilità) è stata brutalmente aggredita da un passeggero senza biglietto a bordo di un autobus della linea 151.
Secondo la ricostruzione, l’uomo – ben vestito e con un trolley al seguito – dopo aver dichiarato di essere sprovvisto di titolo di viaggio ha tentato di sottrarsi ai controlli. Quando il personale ha provato a fermarlo per l’identificazione, ha reagito colpendo la controllora con una borraccia d’acciaio, procurandole un profondo taglio all’orecchio. Non contento, ha lanciato anche la valigia prima di darsi alla fuga lungo la Riviera di Chiaia.
L’inseguimento e l’arresto
Nonostante la ferita, la lavoratrice e i colleghi hanno seguito l’aggressore, allertando le forze dell’ordine. Dopo un breve inseguimento, l’uomo è stato bloccato e arrestato grazie al tempestivo intervento della Polizia di Stato e della Polizia Municipale. La controllora è stata portata in ospedale e medicata per la ferita riportata.
Le reazioni dei sindacati
L’episodio ha suscitato indignazione e solidarietà da parte delle organizzazioni sindacali, che hanno denunciato l’ennesimo atto di violenza contro i lavoratori del trasporto pubblico.
Usb Lavoro Privato – Comparto Trasporti, con i rappresentanti Marco Sansone e Adolfo Vallini, ha definito l’aggressione “vile” e ha chiesto interventi immediati per garantire la sicurezza del personale. Tra le misure proposte: l’introduzione di bodycam, l’installazione di cabine anti-aggressione sugli autobus e un rafforzamento della vigilanza nelle stazioni della metropolitana.
Anche l’Ugl Autoferrotranvieri Napoli-Campania, attraverso il segretario Fulvio Fasano, ha espresso “stanchezza per i continui episodi di violenza” e sollecitato una maggiore protezione da parte delle forze dell’ordine.
Il nodo sicurezza nei trasporti pubblici
L’aggressione riporta al centro del dibattito la sicurezza dei lavoratori del trasporto pubblico a Napoli e in Campania. I sindacati chiedono soluzioni concrete per tutelare chi, ogni giorno, opera a diretto contatto con l’utenza, spesso esposto a episodi di violenza e minacce.





