Un chirurgo estetico napoletano, titolare di una clinica situata in una zona rinomata della città, è imputato per lesioni personali gravissime in relazione a una serie di interventi di mastoplastica additiva eseguiti su una paziente di 34 anni.

Secondo la ricostruzione della Procura di Napoli e dei carabinieri di Posillipo, l’uomo avrebbe effettuato quattro operazioni chirurgiche ai seni della paziente, tra il novembre 2020 e l’agosto 2022, ma si sarebbe reso protagonista di gravi omissioni nella gestione post-operatoria. Tra queste, la mancata individuazione tempestiva di un ematoma periprotesico che, secondo l’accusa, sarebbe stata possibile con un monitoraggio adeguato.

Le contestazioni della Procura
Il procedimento giudiziario, che prenderà ufficialmente il via con l’udienza predibattimentale fissata per il 5 dicembre davanti al giudice monocratico Tartaglia Polcini, si concentra sugli esiti delle procedure chirurgiche.

Gli inquirenti – con il coordinamento del pubblico ministero Giuliana Giuliano – contestano al medico di aver causato, a seguito dei vari interventi, complicanze cliniche quali sieroma e, successivamente, ematoma periprotesico al seno destro.

Il primo intervento risale al novembre 2020, seguito da ulteriori operazioni tra dicembre 2021 e agosto 2022. Complessivamente, la paziente sarebbe sottoposta a cinque procedure, quattro delle quali rientrano nel capo di imputazione.

Un caso seguito con attenzione
La vicenda è seguita con particolare attenzione sia dagli addetti ai lavori sia dall’opinione pubblica, poiché pone al centro il tema della responsabilità medica in chirurgia estetica e dell’importanza di un monitoraggio clinico post-operatorio costante.

Se confermate, le accuse potrebbero avere pesanti conseguenze professionali per il chirurgo, oltre che sul piano penale.