L’incendio che ha colpito il Parco Nazionale del Vesuvio rappresenta un serio pericolo non solo per la biodiversità, ma anche per l’equilibrio geologico dell’area. A lanciare l’allarme è Monica Papini, presidente dell’Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale e docente al Politecnico di Milano.

Un ecosistema unico in pericolo
Secondo Papini, il Vesuvio è un’area protetta con caratteristiche naturalistiche uniche a livello nazionale. L’evento richiama alla memoria il devastante incendio dell’estate 2017, che aveva già compromesso ampie porzioni del territorio.

Rischi geologici dopo la perdita della copertura vegetale
La docente sottolinea che la distruzione della vegetazione espone il suolo e le rocce vulcaniche, rendendoli più vulnerabili all’erosione. In assenza della protezione naturale delle piante, le piogge possono innescare:

Fenomeni erosivi intensi

Frane superficiali

Trasporto massivo di sedimenti

Eventi alluvionali potenzialmente pericolosi per i centri abitati vicini

L’urgenza di interventi di prevenzione
Papini evidenzia la necessità di azioni tempestive per ridurre i rischi idrogeologici post-incendio, come opere di contenimento e monitoraggio costante delle zone colpite, al fine di salvaguardare sia l’ambiente sia la sicurezza delle comunità locali.