Si è spento troppo presto Genny Salerno, giovane pizzaiolo cresciuto tra i vicoli del centro storico, nel cuore pulsante di Napoli. Una malattia aggressiva e silenziosa lo ha portato via in pochi mesi, lasciando attoniti familiari, amici e colleghi. Aveva poco più di vent’anni e un futuro pieno di sogni, appena cominciato.

Genny abitava nei pressi di via Tribunali, là dove la città conserva ancora la sua voce autentica. Proprio lì aveva mosso i primi passi nel mondo del lavoro, scegliendo con passione l’arte della pizza. Ad accoglierlo, anni fa, fu la storica pizzeria di Gino Sorbillo, simbolo della tradizione partenopea. Sorbillo, commosso, lo ricorda così:

«Un ragazzo d’oro, un gran lavoratore. Aveva voglia di imparare, sempre curioso, appassionato, preciso. Dopo qualche anno con noi, aveva già imparato il mestiere. Aveva talento e determinazione».

Dopo l’esperienza a Napoli, Genny proseguì il suo percorso a Roma, dove lavorò per due anni, crescendo ancora come pizzaiolo e come uomo. Ma non si fermò lì: con coraggio, scelse di tentare il salto oltreoceano, in America, per inseguire un sogno più grande. Voleva portare la vera pizza napoletana nel mondo.

Poi, all’improvviso, la malattia. Una battaglia dura, affrontata con la stessa forza d’animo che metteva nel lavoro. Fu costretto a tornare in Italia, a Napoli, per combattere l’ultima sfida della sua vita. Ieri, all’Ospedale del Mare, il suo cuore ha smesso di battere.

Un dolore condiviso da tutta la comunità
La notizia ha colpito l’intera comunità del centro storico, che oggi si stringe attorno alla famiglia Salerno. In tanti ricordano Genny non solo per la sua bravura dietro il banco, ma per il sorriso, la gentilezza, l’educazione.

«Lascia un vuoto immenso – racconta un collega – Non era solo un pizzaiolo, era uno di noi. Un ragazzo che metteva il cuore in tutto quello che faceva».