Con un’interrogazione ai ministri del piano di ripresa e resilienza e delle infrastrutture, Foti e Salvini, i parlamentari del Movimento Cinque Stelle chiedono chiarimenti sull’utilizzo dei finanziamenti per i lavori di ristrutturazione del grande rione popolare popolato da centinaia di famiglie Risanamento dei quartieri degradati nell’area metropolitana di Napoli: ammonta a 15 milioni di euro il finanziamento ai sensi del PNRR, il piano di ripresa e resilienza, concesso nel gennaio del 2022 dal governo Draghi per la ristrutturazione del grande rione popolare “Salicelle”, ad Afragola.
Intanto la cifra è stata in gran parte impegnata per l’ammontare iniziale di 11 milioni e 880mila euro nell’ambito di un appalto che si è aggiudicato un consorzio di imprese. Ma a lavori in corso il Movimento Cinque Stelle vuole vederci chiaro. Secondo i pentastellati « i conti non tornano sulla spesa finora erogata alla ditta che sta eseguendo i lavori ». I parlamentari del partito di Giuseppe Conte sospettano che « siano stati finora effettuati lavori più economici di quelli preventivati e pagati dalla pubblica amministrazione ».
Per questo sostanziale motivo, in un’interrogazione consegnata ai ministri del PNRR e delle infrastrutture, Tommaso Foti e Matteo Salvini, il capogruppo M5S alla Camera, Riccardo Ricciardi, e i deputati Alessandro Caramiello e Pasqualino Penza hanno chiesto una serie di chiarimenti specifici. « Vogliamo sapere – il primo interrogativo posto dai tre parlamentari – se siano note le motivazioni tecniche dettagliate che hanno portato alla sostituzione nel rione Salicelle degli infissi in alluminio con infissi in pvc e del cappotto corazzato con un sistema meccanico alternativo, tutte soluzioni più economiche rispetto a quanto preventivato ».
I deputati chiedono anche « se il ministero fosse a conoscenza che questi materiali, gli infissi in alluminio e il cappotto corazzato, erano stati presentati come migliorie in sede di gara incidendo così sul punteggio tecnico e per quale motivo le migliorie premiate in fase di gara siano state poi sostituite con materiali di qualità inferiore senza che ciò comportasse una riduzione dell’importo contrattuale ma anzi, addirittura, un aumento della spesa pubblica di oltre 560mila euro ».
Dulcis in fundo, gli esponenti M5S chiedono al ministero « se fosse a conoscenza che i materiali oggetto di variante siano stati posti in opera prima dell’approvazione della perizia e della relativa determina ». Due settimane fa il cantiere dei lavori nel rione finanziati dal PNRR, lavori denominati PINQUA ( Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare ), è stato fatto chiudere dai carabinieri per motivi legati alla sicurezza. Nel frattempo era scattata una denuncia a causa di uno spiacevole episodio tutto da chiarire avvenuto in municipio.