Salgono a 89 i casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo in Italia, con 8 decessi registrati. È quanto emerge dal terzo bollettino della sorveglianza nazionale, diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il 31 luglio 2025. Si tratta di un incremento significativo rispetto alla settimana precedente, che contava 32 casi.

Campania: più decessi che altrove
La Campania risulta essere la seconda regione per numero di contagi, ma la prima per numero di decessi: 5 delle 8 morti segnalate a livello nazionale sono avvenute nel territorio regionale.

Un nuovo caso sospetto riguarda un ultraottantenne ricoverato all’ospedale Moscati di Avellino, residente in provincia di Napoli e con patologie pregresse. I primi test clinici hanno dato risultati discordanti e sono in corso ulteriori accertamenti da parte del reparto di malattie infettive.

Dati aggiornati: sintomi, forme e distribuzione geografica
Dal 1° giugno al 30 luglio, tra i 89 casi confermati:

40 hanno sviluppato la forma neuro-invasiva:

2 in Piemonte

1 in Lombardia

3 in Veneto

1 in Emilia-Romagna

23 nel Lazio

10 in Campania

46 casi si sono manifestati con febbre senza complicazioni neurologiche:

1 in Lombardia

5 in Veneto

35 nel Lazio

4 in Campania

1 in Sardegna

3 casi asintomatici, di cui 2 identificati nei donatori di sangue (1 in Veneto, 1 in Campania)

Secondo l’ISS, la letalità delle forme neuro-invasive segnalate finora nel 2025 è pari al 20%, in linea con quanto registrato nel 2018 e superiore a quella del 2024, che si attestava al 14%.

Trend annuali: i dati dal 2022 a oggi
2022: 728 casi totali (330 forme neuro-invasive), 51 decessi

2023: 394 casi (195 neuro-invasive), 32 decessi

2024: 484 casi (266 neuro-invasive), 36 decessi

Finora, nel 2025, il virus è stato rilevato in 31 province distribuite in 10 regioni italiane.

Che cos’è il West Nile Virus?
Il West Nile Virus è un virus trasmesso all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex. L’infezione può essere asintomatica o manifestarsi con sintomi lievi (febbre, malessere), ma in alcuni casi può evolvere in forme gravi di tipo neuro-invasivo come encefaliti o meningiti, soprattutto in soggetti anziani o immunodepressi.