È polemica ad Afragola dopo che alcuni manifesti affissi dal Partito Democratico locale sono stati coperti poche ore dopo la loro esposizione. I cartelloni ritraevano la sottosegretaria Pina Castiello insieme al ministro Matteo Salvini, con la scritta provocatoria:
“Afragola è allo sbando, ma che cosa sta facendo Pina Castiello? Niente.”
Secondo il Pd, si tratta di un atto deliberato di censura. I manifesti sono stati rapidamente oscurati da altri cartelloni promozionali che annunciavano il concerto di Andrea Sannino, evento patrocinato dall’Amministrazione comunale.
La denuncia del Pd: “Manifesti regolari, tassa pagata”
A denunciare l’accaduto è stato Pasquale Rosario Iazzetta, segretario cittadino del Pd e consigliere comunale, che ha parlato esplicitamente di “censura politica”.
“I manifesti sono affissi regolarmente, con tanto di tassa pagata. La legge impone che restino visibili per almeno dieci giorni,” ha dichiarato Iazzetta.
Il segretario ha evidenziato anche i costi sostenuti per l’operazione:
“Per venti manifesti sosteniamo una spesa rilevante, soprattutto per un partito che si autofinanzia senza sponsor.”
Richieste di chiarimento alla Geset
Il Pd ha richiesto spiegazioni ufficiali alla Geset, la società concessionaria del servizio affissioni nel Comune di Afragola. Iazzetta ha annunciato che la questione sarà portata anche in Consiglio comunale, per chiarire chi abbia dato disposizione di coprire i manifesti del Pd.
“Come si evince dalle foto, c’era spazio sufficiente per ospitare entrambi i manifesti. La scelta di coprire proprio quelli del Pd non può che apparire come una volontà politica precisa: evitare che il messaggio critico rivolto alla sottosegretaria e vicesindaca Pina Castiello fosse visibile.”
Una questione di trasparenza e democrazia
Il Pd chiede ora che sia fatta luce sull’episodio, sollevando un tema più ampio: la libertà di espressione politica negli spazi pubblici e il rispetto delle regole nella gestione delle affissioni.