Nuovo episodio di intimidazione ai danni del colonnello Biagio Chiariello, comandante della Polizia Locale di Arzano, da anni impegnato nella lotta contro lo sversamento illecito di rifiuti e nel contrasto alla criminalità organizzata in Terra dei Fuochi.
La minaccia: “È ’na mala jurnata pe’ te”
Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi durante un’operazione di controllo ambientale in Piazza Cimmino, ad Arzano. Un uomo si è avvicinato al comandante mentre questi era impegnato in accertamenti su attività di abbandono illegale di rifiuti. Dopo averlo riconosciuto su indicazione di un secondo soggetto — “sta là, è chill ’o comandant” — l’uomo si è posto faccia a faccia con l’ufficiale, pronunciando frasi minacciose: “È ’na mala jurnata pe’ te, io ’o saccio addò stai 7’’e casa”, indicando l’indirizzo di residenza di Chiariello e lasciando intendere possibili ritorsioni.
L’uomo, M.S., residente ad Arzano e già noto alle forze dell’ordine, è un ex sorvegliato speciale con numerosi precedenti penali. Nel suo “curriculum” risultano rapina, porto abusivo di armi, traffico di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e furti. Durante gli accertamenti, avrebbe persino ironizzato sui suoi trascorsi, vantandosi del proprio passato criminale. Al momento del fermo ha anche inscenato un finto malore, ma è stato rapidamente identificato e posto in stato di fermo. La Procura di Napoli Nord è stata immediatamente informata e sono in valutazione ulteriori misure di prevenzione da parte dell’Autorità di pubblica sicurezza.
Un’escalation di minacce
L’episodio si inserisce in una lunga scia di intimidazioni contro Chiariello. Solo pochi mesi fa, nel centro storico, il comandante era coinvolto in una colluttazione con un pregiudicato sorpreso a bordo di un’auto rubata. In quell’occasione riportò una lesione alla mano e finì minacciato con l’invito a “chiamare gli amici di Secondigliano”.
Ma la situazione più grave si verificò tempo addietro, quando, dopo una serie di operazioni contro due clan della zona 167 di Arzano, Chiariello finì sottoposto a pedinamenti, lettere anonime e minacce di morte. Davanti al comando della Polizia Locale comparvero addirittura un necrologio funebre e dei fiori, con il suo nome e la sua foto. In seguito a questi episodi, era disposto un servizio di tutela personale, poi revocato a meno di un anno dalla sua attivazione, nonostante le indagini e i processi tuttora in corso contro soggetti legati alla criminalità organizzata da lui denunciati.
Il contesto: una lotta continua
Il colonnello Chiariello è noto per la sua azione costante contro gli illeciti ambientali e la criminalità locale, che negli anni ha portato a denunce, sequestri, sgomberi di alloggi popolari occupati abusivamente e demolizioni di immobili costruiti senza autorizzazione.
L’episodio più recente riaccende i riflettori sulla pericolosa esposizione degli agenti di polizia locale impegnati in prima linea, spesso privi delle adeguate tutele nonostante l’impegno in contesti ad alta densità criminale.





