Un grave incidente si è verificato in via Mazzini, tra i comuni di Pollena Trocchia e Sant’Anastasia, dove un bambino di dieci anni è rimasto seriamente ustionato a causa dell’incendio di un’automobile parcheggiata sul marciapiede.
Il veicolo, apparentemente in fase di riparazione, era lasciato in sosta da un’autofficina che – secondo quanto riferito – opererebbe abusivamente, occupando porzioni di suolo pubblico con veicoli in attesa di interventi tecnici. La vettura ha improvvisamente preso fuoco, sprigionando fiamme di notevole entità che hanno colpito il minore, impegnato in una passeggiata con amici.
Il bambino è stato trasportato d’urgenza all’ospedale pediatrico Santobono, riportando ustioni gravi agli arti inferiori. La madre, oltre a presentare una denuncia formale, ha segnalato il caso al deputato Francesco Emilio Borrelli, esponente dell’Alleanza Verdi-Sinistra, già attivo su numerosi fronti legati all’occupazione illecita di suolo pubblico da parte di attività commerciali non autorizzate.
Le dichiarazioni della famiglia e le richieste d’intervento
“La vettura era visibilmente danneggiata, con perdite di olio e carburante. Nonostante le ripetute segnalazioni alle autorità, l’autofficina ha continuato a operare senza interruzioni – ha dichiarato la madre del bambino –. Mio figlio si trovava su un marciapiede, in uno spazio che dovrebbe garantire sicurezza. Chiediamo che sia fatta piena luce sui fatti e che si intervenga in modo definitivo”.
Borrelli: “La sicurezza pubblica non può essere ignorata”
Il deputato Borrelli ha ribadito la gravità dell’episodio, sottolineando come la presenza di officine e autorimesse abusive rappresenti non solo un fenomeno di degrado urbano, ma una minaccia concreta per la sicurezza dei cittadini.
“Da anni denunciamo l’uso illecito di marciapiedi e strade da parte di attività irregolari. Questo evento tragico dimostra le conseguenze di una persistente mancanza di controlli – ha affermato –. Occorre un intervento immediato: le autorità devono disporre la chiusura dell’officina coinvolta e avviare controlli sistematici su tutto il territorio.”
Sicurezza urbana e responsabilità istituzionale
Il caso riaccende il dibattito sulla gestione del suolo pubblico e sull’effettiva capacità delle istituzioni locali di prevenire situazioni di pericolo legate ad attività svolte fuori da ogni quadro normativo.
“Non si può tollerare – conclude Borrelli – che attività irregolari continuino a operare indisturbate, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini, in particolare dei più vulnerabili. È indispensabile avviare una mappatura delle officine non in regola e procedere con sanzioni esemplari.”