A distanza di vent’anni dalla sentenza di condanna, sono finalmente demolite due strutture edilizie abusive situate all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, in una zona ad alto rischio vulcanico. L’intervento è avvenuto in via Lamaria Ruospo, nel comune di Torre del Greco. La Procura di Torre Annunziata ha comunicato l’avvenuta rimozione dei manufatti, realizzati in muratura e ancora allo stato grezzo, con superfici rispettivamente di 12 e 16 metri quadrati. Entrambi gli immobili erano dotati di coperture realizzate con pannelli coibentati.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, le strutture abusive sorgevano su un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale e sismico, all’interno della cosiddetta “zona rossa” del Vesuvio, un’area classificata a elevato rischio in caso di eruzione vulcanica.

La demolizione è avvenuta in regime di autodemolizione da parte del proprietario degli immobili, senza ricorrere a fondi pubblici del Parco Nazionale del Vesuvio, né ad anticipazioni economiche da parte del Comune di Torre del Greco o della Cassa Depositi e Prestiti.