Una scoperta che potrebbe riscrivere la storia di Vlad III di Valacchia, il celebre “Dracula”: la misteriosa iscrizione sul sarcofago custodito nella Chiesa di Santa Maria La Nova, nel cuore di Napoli, potrebbe essere stata finalmente interpretata. Secondo un gruppo di ricercatori dell’Università di Tallinn, la scritta sarebbe un vero e proprio elogio funebre dedicato al Principe di Valacchia, noto come Dracula e reso celebre dal romanzo di Bram Stoker e dal mito del vampiro.
Chi era Vlad III di Valacchia, il vero Dracula?
Vladislav III, nato il 2 novembre 1431 a Sighisoara (attuale Romania), fu voivoda (principe) di Valacchia. Il suo nome, Dracula, deriva dal padre che faceva parte dell’Ordine del Drago (Ordo Draconis), un’antica confraternita cavalleresca fondata dall’imperatore Sigismondo di Lussemburgo. Il termine “Dracula” significa letteralmente “figlio del drago”.
Celebre per la sua crudeltà e per il soprannome “l’Impalatore” (Tepes), Vlad III morì tra il dicembre 1476 e il gennaio 1477, durante la guerra contro l’Impero Ottomano che pose fine all’indipendenza della Valacchia. Tradizionalmente, la sua tomba è identificata nel monastero di Snagov, vicino a Bucarest, ma molte teorie alternative sono circolate nei secoli.
La “pista napoletana”: Vlad Dracula in esilio a Napoli?
Da oltre un decennio, un team di studiosi estoni sostiene che Vlad III non morì in battaglia, ma finì catturato e condotto in esilio dorato a Napoli, ospite di una famiglia aristocratica legata al governo aragonese. La figlia, Maria Balsa (la cui reale esistenza è dibattuta), avrebbe riscattato il padre con la condizione di mantenere il silenzio sulla sua sorte.
Si ipotizza che Vlad sia sepolto nel sarcofago di Mario Ferrillo, un importante notabile napoletano del XV secolo, oggi conservato nel chiostro della Chiesa di Santa Maria La Nova. Il sarcofago è ornato da simboli, tra cui due dragoni, che alcuni ritengono tipici della cultura balcanica, e da un’iscrizione scritta in una lingua misteriosa, mai tradotta fino ad ora.
La scoperta che potrebbe cambiare la storia
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, la scritta sul sarcofago sarebbe finalmente decifrata e si tratterebbe proprio di un elogio funebre rivolto a Vlad III di Valacchia. Se confermata dagli esperti internazionali, questa scoperta potrebbe rivoluzionare le conoscenze storiche sul celebre “Conte Dracula” e spingere a nuove ricerche sui suoi anni napoletani, finora avvolti nel mistero.





