Importante novità di giugno per il mondo della scuola: arriva una svolta attesa da tempo per i docenti precari. Diverse sentenze hanno riconosciuto il diritto alla Carta del Docente anche per chi ha incarichi brevi, aprendo la strada a un bonus fino a 1.500 euro.
Carta del Docente: una conquista anche per chi è precario
Fino ad oggi, la Carta del Docente – il bonus annuale da 500 euro per la formazione e l’aggiornamento professionale – era riservata solo agli insegnanti di ruolo. Tuttavia, una recente sentenza del Tribunale del Lavoro di Belluno ha stabilito che anche i supplenti brevi e saltuari hanno diritto a riceverla.
Il caso riguarda un docente della scuola primaria che ha svolto diverse supplenze tra il 2020 e il 2023, senza mai ricevere il bonus. Il giudice ha accolto integralmente il suo ricorso, condannando il Ministero dell’Istruzione (MIM) al pagamento di 1.500 euro più interessi, da erogare tramite la piattaforma elettronica.
Una decisione che crea un precedente giuridico
La sentenza bellunese non è un caso isolato. Diversi tribunali italiani si stanno allineando a questo orientamento, che si fonda su principi di parità di trattamento e continuità professionale.
Tra i riferimenti normativi più significativi:
Consiglio di Stato: ha annullato il DPCM n. 32313/2015, ritenendo incostituzionale l’esclusione dei docenti precari dal bonus.
Corte di Giustizia Europea (18 maggio 2022): ha ribadito che una legge nazionale non può discriminare tra docenti di ruolo e non di ruolo in materia di formazione.
Cassazione (sentenza n. 29961/2023): ha riconosciuto il diritto-dovere alla formazione anche per i supplenti, affermando che la natura del contratto non può incidere sulla fruizione dei diritti fondamentali.
Chi ha diritto al bonus da 1.500 euro?
Secondo le pronunce, il bonus è riconosciuto a:
Docenti non di ruolo che abbiano svolto supplenze brevi o continuative;
Insegnanti in servizio anche per pochi giorni a settimana, purché nel periodo di riferimento;
Lavoratori precari in continuità nel sistema scolastico, anche se con contratti saltuari.
Inoltre, i giudici hanno evidenziato la necessità di disapplicare l’art. 1 comma 121 della legge 107/2015, nella parte in cui esclude i precari dalla Carta del Docente.
Cosa spetta ai docenti che ricorrono?
I benefici riconosciuti dalle sentenze comprendono:
Erogazione del bonus per ogni anno di supplenza (fino a 500 € per anno);
Pagamento degli interessi maturati;
Rimborso delle spese legali sostenute per il ricorso.
Come ottenere il bonus se sei un docente precario
Se sei un insegnante precario e hai svolto supplenze dal 2016 in poi, potresti avere diritto al bonus. Ecco i passaggi consigliati:
Verifica i tuoi contratti degli anni scolastici precedenti.
Contatta un sindacato (come Anief) o un avvocato esperto in diritto scolastico.
Avvia un’azione legale per il riconoscimento del bonus, allegando i documenti che dimostrano il servizio svolto.





