Ancora disagi per i 28mila utenti giornalieri della Funicolare Centrale di Napoli. Dopo una serie di stop improvvisi e un lungo fermo tecnico per la sostituzione del cavo trainante, arriva una nuova comunicazione ufficiale da parte dell’ANM (Azienda Napoletana Mobilità): l’impianto resterà chiuso per l’intera giornata di martedì 27 e mercoledì 28 maggio 2025.
A renderlo noto è la stessa ANM tramite la propria pagina Facebook ufficiale. Il motivo del nuovo blocco è legato all’attuazione dei programmi di monitoraggio degli impianti a fune da parte di ANSFISA, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali.
Una lunga serie di guasti e interruzioni
Il nuovo stop si aggiunge a una lunga lista di malfunzionamenti recenti che hanno colpito la funicolare:
30 aprile: fermo dalle 11:20 alle 12:10
6 maggio: fermo dalle 9:20 alle 10:00
7 maggio: fermo dalle 9:40 alle 13:30
23 maggio: fermo dalle 9:00 alle 10:20
Tutti episodi verificatisi in fasce orarie di punta, con gravi ripercussioni sulla mobilità urbana.
Mezzi sostitutivi: navetta limitata solo alla stazione del Petraio
Secondo quanto comunicato da ANM, per i giorni di fermo sarà attivato un servizio navetta, dalle 7:00 alle 22:00, con una corsa ogni 20 minuti e solo tre autobus in servizio. Il percorso collegherà:
Piazza Vanvitelli, Via Kerbaker, Via Cimarosa, Via Luigia Sanfelice, Via Palizzi
Il servizio sostitutivo servirà quindi esclusivamente la stazione intermedia del Petraio, lasciando completamente scoperti i passeggeri delle stazioni di piazzetta Duca d’Aosta e corso Vittorio Emanuele, creando ulteriori disagi per studenti, lavoratori, turisti e attività commerciali.
Le proteste: «Situazione inaccettabile»
Sulla vicenda è intervenuto Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari, che da tempo denuncia le condizioni precarie del trasporto pubblico su ferro a Napoli:
«I continui guasti e le interruzioni lasciano perplessi e fanno sorgere dubbi sulla qualità dei lavori effettuati. La sicurezza dei passeggeri dovrebbe venire prima di tutto».
Capodanno ha anche chiamato in causa il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e il procuratore Nicola Gratteri, affinché si faccia chiarezza sulla gestione degli impianti.
La revisione del 2016 e i dubbi sull’efficienza
Va ricordato che l’ultima revisione ventennale della Funicolare Centrale risale al 2016, quando l’impianto rimase fermo per 355 giorni, con un ritardo del 20% sui tempi previsti. Da allora, la funicolare ha subito numerosi stop tecnici, tra cui due importanti interventi per la sostituzione del cavo traente, nel settembre 2022 e nell’aprile 2025.
I frequenti guasti sollevano legittimi dubbi sull’efficacia dei lavori effettuati e sulla pianificazione della manutenzione.