È polemica ad Acerra (Napoli) dopo che, a quattro mesi di distanza, è emerso l’intervento della drag queen Priscilla – all’anagrafe Mariano Gallo, volto noto della televisione – presso il liceo “B. Munari”, durante una giornata dedicata agli studenti. L’incontro, che si è svolto a gennaio 2025, ha toccato temi come bullismo, omofobia e importanza dell’istruzione, ma solo nelle ultime ore ha scatenato un acceso dibattito politico.
Priscilla al liceo Munari: “Evento voluto dagli studenti”
L’iniziativa si è tenuta durante la Settimana dello Studente, un ciclo di appuntamenti organizzati dagli stessi ragazzi e ragazze dell’istituto. Come spiegato dalla stessa Priscilla sui social:
“Abbiamo parlato di bullismo, omofobia, dell’importanza della scuola e dei diritti civili. I docenti e la dirigente erano presenti e coinvolti. Ho trovato giovani preparati, consapevoli e curiosi.”
Il video dell’intervento è pubblicamente disponibile online, e secondo quanto riferito, la drag queen ha affrontato anche temi più ampi come la partecipazione politica attiva e il conflitto israelo-palestinese, suscitando riflessioni tra gli studenti.
Interrogazione parlamentare della Lega: “Nessuna competenza educativa”
La polemica è esplosa dopo le dichiarazioni del deputato leghista Rossano Sasso, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara:
“Una drag queen, bardata di kefiah, ha parlato a ragazzi tra i 13 e i 17 anni. Non è né pedagogista né psicologo: è inaccettabile che si sostituisca al ruolo educativo delle famiglie.”
Critiche anche da Fratelli d’Italia, con il coordinatore locale Vincenzo Riemma che ha parlato di “deriva ideologica” e ha chiesto chiarimenti sul ruolo del dirigente scolastico:
“Prendiamo le distanze da chi tenta di indottrinare i ragazzi con sedicenti influencer privi di titoli.”
La scuola non replica, ma la rete si divide
Dall’istituto scolastico nessun commento ufficiale, mentre sui social si sono moltiplicate le reazioni tra chi difende l’iniziativa come momento educativo sui diritti e contro il bullismo, e chi ritiene inopportuna la presenza di un personaggio non appartenente al mondo accademico o pedagogico.