Napoli torna sotto i riflettori per un’importante operazione contro la criminalità organizzata. All’alba di oggi, 29 marzo, i carabinieri del Nucleo Operativo Bagnoli hanno eseguito un blitz che ha portato allo smantellamento di un gruppo di estorsori legati al clan Troncone di Fuorigrotta. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). Tra le vittime delle estorsioni spicca Ernesto Colella, noto venditore ambulante e tiktoker con oltre 200mila follower.
Il racket sui venditori di fuochi d’artificio
Le indagini hanno rivelato che il gruppo criminale avrebbe imposto il pagamento del pizzo ai venditori ambulanti di fuochi d’artificio in occasione del Capodanno 2025. Gli inquirenti hanno ricostruito un quadro inquietante di minacce e intimidazioni, tra cui il passaggio di scooter con uomini armati davanti alle bancarelle per incutere timore nei commercianti.
I soggetti coinvolti sono accusati, a vario titolo, di estorsione e tentata estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso. Le pressioni esercitate sui commercianti non sono un caso isolato: il clan Troncone aveva già mostrato il suo interesse in altri settori, come dimostrato da una precedente inchiesta sulle estorsioni nella vendita di gadget del Calcio Napoli. Già a gennaio 2024, infatti, erano arrestati quattro membri del clan, compresi il presunto boss e suo figlio.
Il ruolo del clan Troncone e i nuovi arresti
Tra i destinatari della misura cautelare figura Mattia Maiorino, classe 2003. Appartenente a una famiglia del quartiere Bagnoli, legata per vincoli di parentela ai Troncone, Maiorino si sarebbe avvicinato al clan di Fuorigrotta dopo la recente operazione che ha colpito il clan Esposito di Bagnoli. Questa inchiesta aveva già portato all’arresto di Massimiliano Esposito, noto come “lo Scognato”, e di diversi suoi familiari, tra cui figli e moglie.