Un’operazione della polizia municipale di Pomigliano d’Arco ha portato alla scoperta di un’attività illegale di macellazione e confezionamento di carne di cinghiale, priva di qualsiasi autorizzazione e in totale assenza di norme igienico-sanitarie. L’intervento, condotto dagli agenti guidati dal colonnello Emiliano Nacar, è avvenuto in un fabbricato di via Miccoli, dove sono state trovate quattro persone di origine srilankese intente a lavorare le carcasse degli animali in condizioni precarie.
La scoperta e l’operazione delle autorità
All’interno della struttura, gli agenti hanno rinvenuto carcasse di cinghiali accantonate sul pavimento, coperte solo da un telo, senza alcuna garanzia di sicurezza alimentare. I quattro uomini, due dei quali risultati irregolari sul territorio italiano, sono immediatamente denunciati per l’attività abusiva.
A seguito dell’operazione, le autorità hanno disposto il sequestro penale dell’intero stabile e hanno avvisato il distretto sanitario per effettuare accertamenti sulla provenienza e la tracciabilità degli animali macellati. Nel frattempo, le carcasse sequestrate sono trasferite in una cella frigorifera, in attesa delle analisi sanitarie.
Sequestrato un quintale di carne pericolosa sull’A16
Parallelamente all’intervento di Pomigliano d’Arco, un’altra operazione di controllo ha portato al sequestro di oltre un quintale di carne trasportata illegalmente a bordo di un furgone sull’autostrada A16. Gli agenti hanno riscontrato l’assenza di documentazione che attestasse la provenienza e il rispetto delle norme di conservazione della merce, aumentando i sospetti sulla pericolosità del prodotto destinato al consumo.
Abitazioni abusive e immigrazione irregolare
Nel corso dei controlli, le autorità hanno scoperto che alcuni locali e cantine adiacenti erano trasformati abusivamente in abitazioni, in violazione delle norme urbanistiche e sanitarie. Inoltre, due degli uomini fermati sono risultati irregolari sul territorio italiano e sono denunciati anche per immigrazione clandestina.