La Regione Friuli-Venezia Giulia continua a sostenere le famiglie con figli minori attraverso la Dote Famiglia, un contributo economico destinato a favorire la crescita e l’inclusione dei più giovani. Nel 2024, la misura è stata rafforzata con un’ulteriore quota forfettaria di 100 euro per ogni figlio, che si somma al contributo base di 500 euro, portando il totale a 600 euro per minore.

Questo sostegno economico ha l’obiettivo di alleviare le spese delle famiglie per attività educative, culturali, turistiche e sportive, contribuendo al tempo stesso a incentivare la natalità e a rendere il Friuli-Venezia Giulia un territorio sempre più accogliente per i nuclei familiari.

Chi Può Accedere alla Dote Famiglia?
Per poter richiedere il contributo, è necessario possedere la Carta Famiglia della Regione Friuli-Venezia Giulia. Qualora non se ne sia in possesso, è possibile richiederla contemporaneamente alla domanda per la Dote Famiglia.

Inoltre, se all’interno del nucleo familiare è presente una persona con disabilità, è prevista un’ulteriore quota una tantum di 100 euro.

Come Presentare la Domanda?
Le famiglie interessate possono presentare la richiesta esclusivamente online dal 1° aprile al 31 dicembre 2024 attraverso il portale dedicato della Regione Friuli-Venezia Giulia.

L’accesso alla piattaforma richiede l’autenticazione tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Spese Ammissibili per il Contributo
La Dote Famiglia copre le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024, relative a:

Attività educative extra-scolastiche (come centri estivi e doposcuola);

Percorsi di sostegno scolastico e corsi di lingue straniere;

Servizi culturali e turistici, incluse gite scolastiche e viaggi di istruzione;

Corsi di educazione artistica, musicale e teatrale;

Attività sportive per i minori.

Documentazione Necessaria per la Rendicontazione
Ad eccezione della quota forfettaria di 100 euro per figlio, per tutte le altre spese è necessario allegare la documentazione giustificativa, come fatture o ricevute, che certifichino l’effettivo utilizzo del contributo.

Questa procedura consente alla Regione di monitorare l’uso del finanziamento e garantire la corretta applicazione della misura.