Anche per il 2025, il trattamento integrativo IRPEF continua a rappresentare un sostegno economico per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Tuttavia, non tutti ne hanno diritto e, in alcuni casi, potrebbe essere necessario restituirlo. Di seguito, verranno analizzati i requisiti per l’accesso, le modalità di erogazione e i possibili scenari di recupero dell’importo ricevuto.

Cos’è il trattamento integrativo IRPEF e chi può beneficiarne
Il trattamento integrativo IRPEF, inizialmente introdotto come Bonus Renzi, è un’agevolazione fiscale che prevede un contributo economico di 1.200 euro annui (100 euro al mese). Questo beneficio è destinato a:

Lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi
Percettori di Naspi
Lavoratori atipici
Soggetti con redditi assimilati al lavoro dipendente
L’obiettivo di questa misura è garantire un maggiore potere d’acquisto ai lavoratori con redditi inferiori a determinate soglie.

Chi ha diritto al trattamento integrativo IRPEF
Il diritto a percepire il trattamento integrativo dipende dal reddito imponibile annuo del lavoratore. In particolare:

Importo pieno (100 euro al mese): spetta ai lavoratori con un reddito imponibile annuo fino a 15.000 euro.
Importo variabile: per i lavoratori con un reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro, l’importo del trattamento integrativo viene calcolato in base alla differenza tra le detrazioni fiscali spettanti e l’IRPEF dovuta. In questo caso, più alte sono le detrazioni, maggiore sarà il beneficio.

Esclusione dal beneficio: i lavoratori con un reddito superiore a 28.000 euro non hanno diritto al trattamento integrativo.
Modalità di erogazione del trattamento integrativo
Il trattamento integrativo viene erogato automaticamente dal datore di lavoro, senza necessità di presentare una domanda. Tuttavia, i lavoratori possono scegliere tra diverse modalità di accredito:

Rate mensili in busta paga: il datore di lavoro riconosce il beneficio direttamente nel cedolino paga, suddiviso in rate da 100 euro al mese.
Un’unica soluzione a fine anno: il bonus viene erogato nel conguaglio fiscale di fine anno.
Recupero tramite modello 730: il lavoratore può rinunciare all’accredito diretto e recuperare l’importo nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.
Questa flessibilità consente ai beneficiari di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze fiscali.

Quando il trattamento integrativo deve essere restituito
Sebbene il trattamento integrativo rappresenti un’importante agevolazione, esistono alcuni casi in cui il lavoratore potrebbe essere tenuto a restituire l’importo ricevuto. Il principale motivo di restituzione è legato alle detrazioni fiscali. Poiché il bonus spetta solo se le detrazioni superano l’IRPEF dovuta, eventuali variazioni del reddito o delle detrazioni possono determinare un saldo negativo.

Le situazioni più comuni che comportano il recupero del trattamento integrativo includono:

Incremento del reddito oltre la soglia dei 15.000 euro, ad esempio a causa di straordinari, premi di produttività o nuovi incarichi lavorativi.
Riduzione dell’IRPEF dovuta per effetto di detrazioni per familiari a carico, spese mediche o altre agevolazioni fiscali, con conseguente perdita del diritto al bonus.
Variazioni nella situazione lavorativa, come il passaggio da un contratto a tempo determinato a un’altra tipologia di contratto con condizioni fiscali differenti.
Come evitare la restituzione del trattamento integrativo
Per evitare di dover restituire il trattamento integrativo, è consigliabile adottare alcune precauzioni:

Monitorare il proprio reddito imponibile nel corso dell’anno, considerando eventuali aumenti derivanti da bonus o straordinari.
Consultare un commercialista o un consulente fiscale per verificare se si rientra tra i beneficiari, valutando l’impatto delle detrazioni fiscali.
Comunicare al datore di lavoro la rinuncia al bonus, qualora si ritenga di non averne effettivamente diritto.
Optare per il recupero tramite modello 730, evitando l’accredito automatico in busta paga e riducendo il rischio di dover restituire l’importo.