Dal 5 marzo 2025 cambiano le regole per il calcolo dell’ISEE, con importanti novità per le famiglie italiane. Grazie al Decreto numero 13 del Presidente del Consiglio dei Ministri, sarà possibile escludere dal patrimonio mobiliare alcune forme di risparmio, come titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali. Questo significa che molti contribuenti vedranno il proprio ISEE abbassarsi, aumentando le possibilità di accedere a bonus e sussidi.
Perché l’ISEE 2025 sarà più basso?
L’ISEE è un indicatore fondamentale per accedere a numerosi benefici economici, tra cui:
Assegno Unico e Universale per i figli a carico
Assegno di Inclusione (ex Reddito di Cittadinanza)
Bonus sociali per luce, acqua e gas
Tasse universitarie agevolate
Supporto per la formazione e il lavoro
Molti di questi aiuti sono concessi in base a precise soglie ISEE. Ad esempio:
ISEE sopra i 10.140 euro → esclusione dall’Assegno di Inclusione, ISEE fino a 17.090,61 euro → Assegno Unico di circa 200 euro al mese, ISEE sopra i 45.574,96 euro → Assegno Unico ridotto a 57 euro al mese
Abbassare l’ISEE, quindi, può fare la differenza per molte famiglie che vogliono accedere a prestazioni economiche più vantaggiose.
Quali patrimoni saranno esclusi dal calcolo dell’ISEE?
A partire dal 5 marzo 2025, non verranno più conteggiati nel patrimonio mobiliare:
Titoli di Stato
Buoni fruttiferi postali
Libretti di risparmio postale
Altre forme di risparmio garantite dallo Stato
Altre novità nel calcolo dell’ISEE
Oltre all’esclusione di questi strumenti di risparmio, il decreto introduce altre modifiche:
Agevolazioni per le famiglie con disabili → Alcuni trattamenti economici legati alla disabilità non influiranno più sull’ISEE.
Detrazione fino a 7.000 euro per chi vive in affitto → Un aiuto concreto per le famiglie che pagano il canone di locazione.