Nella mattinata di oggi, due persone sono finite arrestate a Giugliano in Campania dai carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia, al termine di un inseguimento ad alta velocità che ha provocato un grave incidente stradale. I fermati sono accusati di aver tentato di sfuggire alle forze dell’ordine dopo essere stati sorpresi a compiere furti su auto parcheggiate.

I fatti
La vicenda è iniziata nel parcheggio del centro commerciale Auchan, dove una segnalazione indicava una Fiat Punto senza targa anteriore con persone a bordo che cercavano di forzare le auto parcheggiate. I carabinieri, giunti sul posto, hanno sorpreso uno dei malviventi intento a scassinare un’auto. Alla vista dei militari, i sospetti sono saliti a bordo della Punto e, in un gesto estremo, hanno tamponato frontalmente la “gazzella” dei carabinieri prima di darsi alla fuga.

L’inseguimento
Ne è nato un inseguimento ad alta velocità lungo diverse strade, durante il quale i malviventi hanno guidato pericolosamente, zigzagando tra le auto in transito e mettendo in pericolo la vita degli altri automobilisti. Per ostacolare i carabinieri, hanno lanciato oggetti dalla vettura, tra cui un estintore e una ruota di scorta.

L’inseguimento si è concluso in modo drammatico nei pressi del campo rom di Carrafiello, dove la Punto è finita contro una Fiat Panda delle Poste Italiane. L’impatto violento ha sbalzato la Panda fuori dalla carreggiata, mentre la Punto si è fermata al centro della strada.

Arresti e feriti
I carabinieri sono riusciti a bloccare due dei tre occupanti della Punto, compreso il guidatore, mentre il terzo è riuscito a fuggire e risulta tuttora ricercato. Gli arrestati sono entrambi di etnia rom.

Il conducente della Fiat Panda, dipendente delle Poste Italiane, è rimasto ferito e trasportato all’ospedale di Pozzuoli. Ha riportato una ferita alla testa, ma è rimasto cosciente e non è in pericolo di vita.

Indagini e sviluppi
Le indagini hanno rivelato che le targhe della Punto utilizzata dai malviventi erano rubate poche ore prima a Pozzuoli. L’auto era trasformata in uno strumento per compiere furti e mettere in atto una fuga spericolata che ha causato danni e messo in pericolo la sicurezza pubblica.