Domenica sera, un raid intimidatorio ha colpito il giornalista Gaetano Fioretti, collaboratore del Corriere della Sera e direttore di una testata locale, noto per le sue inchieste su illegalità e malcostume nelle zone di Casalnuovo e Pomigliano d’Arco. Due individui incappucciati hanno distrutto i vetri della sua auto, regolarmente parcheggiata sotto casa, utilizzando martelli.

Le telecamere di sorveglianza di un privato hanno ripreso la scena, fornendo agli investigatori un punto di partenza per identificare i responsabili e risalire a eventuali mandanti.

Un chiaro avvertimento
Fioretti ha dichiarato:
«Un gesto vigliacco e stupido, chiaramente un’intimidazione. Non arretrerò di un centimetro.»

Questa azione è stata interpretata come una reazione alle sue inchieste giornalistiche che, negli ultimi anni, hanno portato alla luce episodi di illegalità nel territorio, in particolare legati a speculazioni edilizie e al malcostume politico.

Casalnuovo è un contesto complesso: nel 2007 l’amministrazione comunale finì infatti sciolta per uno scandalo legato agli abusi edilizi, e l’attuale ripresa del settore immobiliare attraverso il “piano casa” solleva nuove preoccupazioni.

Solidarietà e impegno
Numerosi messaggi di sostegno sono arrivati al giornalista, tra cui una chiamata dalla Prefettura e prese di posizione ufficiali del Sindacato unitario giornalisti campani (SUGC) e inoltre dell’Ordine dei Giornalisti.

Questo episodio rappresenta l’ennesimo segnale preoccupante per la libertà di stampa in aree segnate da forti pressioni criminali. Il gesto intimidatorio non ha fatto altro che rafforzare la determinazione di Fioretti, che ha ribadito la necessità di contrastare l’illegalità dilagante.