La vicenda dei chioschetti di souvenir abusivi a Pompei, chiusi lo scorso 7 ottobre, ha suscitato notevole scalpore tra i residenti e l’amministrazione locale. L’operazione ha coinvolto ben 46 strutture, tra chioschi e gazebo, che offrivano souvenir legati all’antica Pompei e articoli sacri ispirati al culto della Madonna del Rosario, una tradizione profondamente radicata nel turismo religioso della zona. La chiusura è stata disposta a causa di irregolarità nei permessi e nelle concessioni per le strutture, alcune delle quali risalirebbero agli ultimi 40 anni.
In risposta a questi eventi, l’opposizione ha richiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico per discutere e chiarire i provvedimenti futuri su questo tema. I consiglieri Alberto Robetti, Luisa De Angelis, Michele Troianiello, Marino Veglia, Domenico Di Casola e Angelo Calabrese, firmatari della richiesta, hanno sottolineato come la chiusura dei chioschi abbia implicazioni economiche e occupazionali significative per la città, visto l’impatto del settore commerciale turistico.
Le Richieste dell’Opposizione
I consiglieri di minoranza richiedono che il Sindaco e l’amministrazione si presentino in aula per:
Informare sull’accaduto: spiegare le ragioni e le modalità che hanno portato alla chiusura delle strutture.
Descrivere i provvedimenti già adottati: indicare quali azioni siano state intraprese e in quale misura siano state attuate.
Illustrare le soluzioni future: presentare le misure che l’amministrazione intende attuare per garantire una gestione regolamentata e trasparente del commercio turistico nella città.
Impatto Economico e Occupazionale
La questione è complessa, poiché la rimozione dei chioschi potrebbe incidere negativamente su chi, tramite queste attività, trae un’importante fonte di reddito. Tuttavia, le irregolarità amministrative riscontrate mettono in evidenza la necessità di regolarizzare il settore per evitare futuri abusi.
La Posizione dell’Amministrazione
In attesa del consiglio comunale richiesto, l’amministrazione sembra intenzionata a trovare un equilibrio tra legalità e sostegno al turismo. Se si procederà a una regolarizzazione dei chioschi o a un piano alternativo di concessioni temporanee, sarà possibile salvaguardare sia l’ordine urbanistico che il settore turistico-commerciale.





