Il Tar Abruzzo ha respinto il ricorso presentato dal team legale del cantante neomelodico Daniele De Martino, il cui vero nome è Agostino Galluzzo, riguardo ai divieti di esibirsi durante due date del suo tour, a Capistrello (L’Aquila) il 13 giugno e a Isola del Gran Sasso (Teramo) il 23 giugno scorsi. Le decisioni sono prese dalle Questure di L’Aquila e Teramo, competenti per territorio, e rese note dal quotidiano regionale Il Centro.
Le motivazioni dei divieti sono chiarite dal questore di L’Aquila, Enrico De Simone, il quale ha spiegato che De Martino ha “deliberatamente, in più occasioni, esternato gravi espressioni verbali che implicano una istigazione alla violenza, un’esaltazione delle gravi azioni antigiuridiche connesse alla criminalità organizzata e contrarie ai valori della società civile”. Il cantante siciliano, napoletano d’adozione, vanta una vasta popolarità sui social, con 700 mila follower e oltre 155 mila brani scaricati su Spotify. Tuttavia, il suo passato è segnato da episodi controversi: in precedenza, era richiamato dal questore di Palermo per essere ritratto in fotografie con persone legate a Cosa nostra.
L’attenzione delle autorità nei confronti di De Martino non si è limitata all’Abruzzo. Lo scorso 25 aprile, il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, aveva emesso un divieto simile, bloccando un suo concerto previsto in città. Le autorità hanno motivato queste misure con la preoccupazione che le esibizioni del cantante potessero promuovere messaggi contrari ai principi della legalità e della convivenza civile.