Rosario Giugliano, 63 anni, ex affiliato al clan Galasso e oggi ex collaboratore di giustizia, è stato condannato a 13 anni di reclusione. Insieme a lui, è condannato anche il figliastro Alfonso Manzella, cantante neomelodico noto come Zuccherino, che ha ricevuto una pena di 14 anni e 6 mesi. La sentenza di primo grado, emessa dal tribunale di Torre Annunziata, riguarda accuse di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Il Piano di Rosario Giugliano per Creare un Nuovo Clan
Rosario Giugliano, soprannominato ‘o minorenne per essersi affiliato alla camorra già a 16 anni, aveva deciso di riorganizzare un clan a Poggiomarino dopo la sua scarcerazione nel 2020. Il suo obiettivo non era entrare nel traffico di droga, ma puntare al controllo del territorio tramite il racket e l’influenza politica.

Giugliano ha ammesso che il suo braccio operativo era proprio il figliastro Alfonso Manzella, aspirante boss di camorra e cantante neomelodico. Il suo piano criminale si basava sulla gestione del potere locale, sfruttando la debolezza lasciata dal declino del clan Giugliano guidato da Antonio ‘o savariello (nessuna parentela), smantellato dall’Antimafia.

Le Condanne e le Assoluzioni
Oltre alle pene inflitte a Giugliano e Manzella, Domenico Gianluca Marano è condannato a 15 anni di reclusione. Diversa invece la sorte per Teresa Caputo, madre di Manzella e compagna di Giugliano, che è assolta.

Le Accuse di Giugliano
Uno degli aspetti più preoccupanti emersi durante il processo è l’influenza che Giugliano afferma di aver avuto sulle elezioni comunali del 2020 a Poggiomarino. Durante il suo interrogatorio, ha dichiarato di aver “manovrato al 100%” le elezioni locali. Queste affermazioni sono ora al vaglio del pm Giuseppe Visone e della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, mentre l’intero consiglio comunale di Poggiomarino respinge con forza tali accuse. I fatti sono eventualmente tutti da accertare ed al momento non c’è di nulla di concreto se non le parole dell’ex pentito.

Una Storia di Crimine e Potere
Rosario Giugliano è una figura che ha attraversato diverse fasi della criminalità organizzata a Napoli. Da giovane affiliato ai Galasso a capo di un nuovo clan, ha cercato di riappropriarsi del potere nel territorio di Poggiomarino sfruttando le fragilità lasciate dall’Antimafia.