Un nuovo atto intimidatorio ha colpito la Cooperativa Sociale Terra Felix di Succivo, in provincia di Caserta. Per la terza volta in pochi anni, un incendio doloso ha devastato il campo di cardi coltivato su un terreno confiscato al clan Schiavone. L’episodio rappresenta un chiaro tentativo di sabotare il lavoro della cooperativa, impegnata nella valorizzazione di beni strappati alla criminalità organizzata.
Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, ha reagito con fermezza: «È evidente che qualcuno vuole impedire la rinascita di queste terre. Non ci faremo intimidire, continueremo a lottare per la legalità». Il messaggio di Imparato risuona chiaro e determinato, sottolineando che ogni tentativo di scoraggiare le attività svolte sui terreni confiscati sarà respinto con forza.
Il terreno interessato dall’incendio si estende per sette ettari e rappresenta un simbolo di riscatto e rinascita per la comunità. La Cooperativa Terra Felix, da tempo attiva nella gestione e nella riqualificazione di beni confiscati, si dedica a riportare questi luoghi nel solco della legalità, trasformandoli in spazi produttivi e sociali. «Siamo vicini alla nostra cooperativa, e qualsiasi sia la causa, sin da ora diciamo con chiarezza che verrà rispedito al mittente ogni tentativo di voler mettere in ginocchio le esperienze nate sui terreni confiscati – ha dichiarato Imparato -. Il nostro messaggio è chiaro: non ci intimidiscono, siamo più forti, e devono capire che quelle terre sono ormai libere, non cederemo».
L’incendio, oltre a rappresentare un danno economico significativo, è un grave attacco simbolico contro le iniziative che mirano a restituire alla comunità locale terreni un tempo controllati dalla criminalità organizzata. Terra Felix e le altre realtà simili lavorano non solo per produrre beni agricoli, ma anche per creare un senso di appartenenza e speranza in un territorio spesso segnato dalla violenza e dall’illegalità.





