Una festa carica di tradizioni e simbolismi prende vita oggi a Somma Vesuviana con il “Sabato dei Fuochi”, che segna l’inizio della tanto attesa Festa della Montagna. Questo evento è un omaggio alla Madonna di Castello, che nel 1631 finì ritrovata dopo una forte eruzione vulcanica che colpì duramente il paese. La storia narra che la statua della Madonna, custodita nel santuario Mariano di Castello situato sulla montagna, finì persa durante l’eruzione. La comunità, armata di torce accese, si mobilitò per ritrovarla, e il primo Sabato dopo Pasqua la statua era finalmente ritrovata. Da allora, ogni anno, il popolo di Somma Vesuviana celebra questo avvenimento con una serie di riti e festeggiamenti.
La giornata inizia con la salita alla cima del Monte Somma, dove viene celebrata la Santa Messa. Nel corso della giornata, i festeggiamenti includono una fiaccolata lungo i percorsi della montagna, serenate ai balconi delle case, tammurriate su tutti i versanti e carri allegorici. Uno dei momenti più attesi è il festival dei fuochi pirotecnici, che attira persone dai territori circostanti.
Per i residenti e i visitatori, questa festa rappresenta un momento di profondo legame con le tradizioni locali e un’occasione per vivere un’esperienza unica immersa nella cultura e nella storia del territorio vesuviano.
Alessandro Masulli, direttore dell’Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana, descrive la festa come un “infinito canto d’amore” che si diffonde tra le valli profumate di ginestre e arriva sotto le finestre delle donne amate con il dono tradizionale della pertica. I canti popolari, inclusi i famosi “fronna”, accompagnano il pellegrinaggio verso il Santuario Mariano, offrendo un’atmosfera magica e coinvolgente.
Gli eventi si protrarranno fino al 3 maggio, quando la popolazione e i pellegrini saliranno alla vetta della Montagna, accompagnati dai canti popolari, in uno scenario mozzafiato con vista sul Vesuvio e sul Golfo di Napoli.