Nella cronaca giudiziaria recente, si è registrato un caso di traffico di droga che ha portato alla luce un incredibile carico di cocaina trasportato all’interno della cisterna di un tir per il trasporto di carburanti. Tuttavia, ciò che ha sorpreso molti è stata la decisione del giudice di scarcerare gli imputati e disporre gli arresti domiciliari. Giovanni Pinto, Luciano Stampone e Giuseppe Falanga, residenti tra Trecase e Torre del Greco, erano arrestati in flagranza di reato mentre transitavano a bordo di un camion lungo l’autostrada A1 in direzione Napoli. Durante un controllo da parte dei baschi verdi della compagnia guardia di finanza di Aversa, sono scoperti tre borsoni contenenti ben 46 panetti di cocaina, con un peso complessivo di oltre 51 chilogrammi e un valore sul mercato stimato in oltre 5 milioni di euro. A dare la notizia ed a fornire i nomi è Il Mattino.
Inizialmente, i tre erano trasferiti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere su disposizione del pm di turno alla Procura di Napoli Nord. Tuttavia, oggi sono comparsi dinanzi al giudice Alessandra Farina per l’interrogatorio di convalida, assistiti dagli avvocati Antonio Iorio e Francesco de Gregorio.
Dopo aver fornito la propria versione dei fatti e risposto alle domande del giudice, il quale ha ritenuto sufficiente la misura cautelare degli arresti domiciliari, Pinto, Stampone e Falanga sono scarcerati e trasferiti nelle loro abitazioni.
La decisione del giudice di concedere gli arresti domiciliari anziché confermare la custodia cautelare in carcere ha destato diverse polemiche e suscitato interrogativi riguardo alla gravità del reato e alla possibilità di influenze esterne sul processo.