Dopo intense pressioni da parte degli analisti e una petizione con centinaia di migliaia di firme, il tanto atteso bonus psicologo da 1500 euro è in procinto di vedere la luce. Tuttavia, il contributo, più rafforzato rispetto alla proposta iniziale del governo Draghi, subirà un ritardo nel suo avvio: le domande, inizialmente previste per gennaio, verranno probabilmente accettate solo a partire dalla seconda metà di febbraio o addirittura all’inizio di marzo. Questo ritardo è dovuto all’elaborazione finale dei dettagli tecnici necessari prima del lancio ufficiale delle richieste.

Il finanziamento iniziale per il 2023 ammonta a soli 5 milioni di euro, suggerendo che il bonus sarà accessibile principalmente a coloro con un basso Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee).

Tuttavia, a fine dicembre, sono state incrementate le risorse sia per l’anno precedente che per l’attuale, creando un surplus che potrebbe essere utilizzato per una seconda tranche di assistenza. Il Ministero della Salute sta considerando l’ipotesi di attivare questa seconda fase dell’aiuto nell’autunno prossimo o addirittura in settembre.

Chi potrà beneficiare di questo bonus? I requisiti principali includono la residenza in Italia e un Isee non superiore a 50.000 euro. L’importo del contributo varierà in base all’Isee:

1500 euro per un Isee inferiore a 15.000 euro (fino a 50 euro per seduta);
1000 euro per un Isee tra 15.000 e 30.000 euro (fino a 50 euro per seduta);
500 euro per un Isee superiore a 30.000 ma inferiore a 50.000 euro (fino a 50 euro per seduta).

Nel 2022, i fondi erano pari a 25 milioni, con un importo massimo di 600 euro per richiedente. La prima erogazione ha beneficiato circa 40.000 persone su un totale potenziale di quasi 400.000 richiedenti, il 60% dei quali era sotto i 35 anni. Tuttavia, secondo l’Ordine degli Psicologi, l’importo potrebbe risultare insufficiente considerando l’ampio numero di individui che stanno affrontando difficoltà psicologiche nel periodo post-Covid.

Il decreto attuativo per il nuovo bonus, già pronto nel giugno precedente, era stato bloccato a dicembre dai tecnici del Ministero dell’Economia, a causa di questioni tecniche e finanziarie. La risoluzione di questi ostacoli è giunta solo a dicembre, con l’approvazione del decreto e il finanziamento iniziale di 5 milioni di euro. Tuttavia, un emendamento al decreto Anticipi ha raddoppiato questi fondi a 10 milioni, confermando anche uno stanziamento di 8 milioni per il 2024.

Le modalità per richiedere il bonus includono l’utilizzo di SPID, CIE o CNS attraverso il sito web dell’INPS o il contatto telefonico con il contact center multicanale. L’Isee aggiornato e certificato sarà indispensabile per la domanda.

Inizialmente, con i 5 milioni disponibili, si prevede l’erogazione di circa 3.000 voucher da 1500 euro. Se la seconda tranche avrà a disposizione 13 milioni, potrebbero essere concessi oltre il doppio dei voucher. Tuttavia, il numero di beneficiari previsto è notevolmente inferiore alle 40.000 persone coinvolte nel 2022.

La Conferenza Stato-Regioni sta proponendo modifiche, chiedendo una valutazione per estendere i tempi di trasferimento dei fondi e distribuire le risorse tra le Regioni sulla base della popolazione residente e della percentuale di cittadini con Isee inferiore ai 50.000 euro.