Manca poco alla scadenza del termine per la presentazione della domanda per ottenere il Bonus destinato ai grandi invalidi, un sussidio mensile di 878 euro introdotto nel 2002 e destinato a coloro che soffrono di “super invalidità”, come definito nella Tabella E del Decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 23 dicembre 1978.
Chi può richiederlo? Il Bonus è rivolto a persone affette da particolari patologie, tra cui cecità bilaterale assoluta e permanente, perdita anatomica o funzionale di quattro arti, lesioni al sistema nervoso centrale con paralisi totale degli arti inferiori e paralisi vescicale e rettale (paraplegici rettovescicali), alterazioni mentali gravi che richiedono trattamenti sanitari obbligatori in strutture ospedaliere o che sono considerate socialmente pericolose e sono ricoverate in ospedali psichiatrici, e la perdita di entrambi gli arti superiori fino alla perdita delle due mani o disarticolazione/amputazione delle cosce non idonee per l’installazione di protesi.
La scadenza per la richiesta del Bonus è il 31 dicembre 2023. È necessario inviare la domanda allegando la documentazione relativa alle patologie possedute. La richiesta deve essere inoltrata tramite Pec all’indirizzo dcst.dag@pec.mef.gov.it oppure aprotocollodcst.dag@mef.gov.it per le istanze da parte degli Enti.
È importante notare che le nuove richieste vanno presentate solo da coloro che non hanno ancora effettuato la richiesta dal 2013 e intendono iniziare a percepire il sussidio da quest’anno. Per coloro che hanno già presentato domanda negli anni precedenti, l’accredito del Bonus è automatico.
Il pagamento del Bonus parte dal 1° gennaio fino al 31 dicembre di ogni anno per coloro che hanno già inoltrato la richiesta. Per coloro che presentano la domanda entro il 31 dicembre per la prima volta, l’accredito avviene dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda. Chi presenta la richiesta entro la fine del mese, riceverà i fondi dal 1° gennaio 2024.
Le somme spettanti sono erogate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e, in alcuni casi, attraverso l’INPS.





