La Guardia di Finanza di Napoli ha notificato un invito a dedurre a 13 persone ritenute responsabili di un danno erariale di circa 90 milioni di euro derivante dalla gestione irregolare del Servizio Idrico Integrato in 76 comuni delle province di Napoli e Salerno. Le indagini, delegate dalla Corte dei Conti e guidate dai pubblici ministeri della Procura regionale campana Davide Vitale e Flavia Del Grosso, hanno evidenziato violazioni della normativa ambientale nazionale dal 2013 al 2018. Queste violazioni riguardavano il trasferimento delle opere e infrastrutture idriche, che la Regione Campania avrebbe dovuto cedere alla società concessionaria.

Nonostante accordi, atti e delibere per il trasferimento delle opere, la Regione Campania e la società concessionaria non hanno rispettato gli accordi, trasferendo solo pochi impianti. Gli ex membri dell’esecutivo regionale, tra cui l’ex governatore Stefano Caldoro, sono ritenuti responsabili, in via sussidiaria, di colpa grave. Inoltre, è notificato un invito a dedurre alla società Gori spa, rappresentata dal presidente del Consiglio di amministrazione Sabino De Blasi (arrivato solo nel 2021), principale responsabile del danno erariale per aver proceduto alla riscossione delle tariffe nonostante il trasferimento delle competenze non fosse avvenuto.

Il mancato trasferimento delle opere ha impedito il miglioramento del servizio idrico integrato, causando un’onerosa ripercussione sui costi regionali anziché sui costi diretti. La società concessionaria ha incassato tariffe senza fornire il servizio, costringendo la Regione Campania a sostenere gli oneri tramite la fiscalità generale, il credito bancario o la compressione di altri servizi, per un totale di 350 milioni di euro.

I destinatari degli inviti avranno 45 giorni per presentare controdeduzioni e documentazione a risposta degli addebiti. Stefano Caldoro, attuale capo dell’opposizione di centrodestra nel consiglio regionale della Campania, ha sottolineato la trasparenza delle azioni della sua Giunta durante la gestione del Servizio Idrico Integrato, affermando che ogni scelta è stata valutata con attenta istruttoria tecnica e amministrativa, e ha assicurato la collaborazione con la Corte dei Conti per fornire chiarezza sulla questione.