Un’iniziativa pionieristica è emersa nel panorama accademico italiano, proponendo un sostegno concreto e innovativo agli studenti universitari che necessitano di supporto psicologico. Questo bonus, unico nel suo genere nel panorama italiano, si distingue come un progetto all’avanguardia nel panorama sociale e universitario. L’approccio, caratterizzato da un supporto economico mirato, si basa sull’utilizzo dei fondi dell’Ateneo stesso, offrendo un rimborso una tantum per le spese sostenute in percorsi di cura psicologica. Con uno stanziamento iniziale di 90.000 Euro, il programma prevede di beneficiare fino a 300 studenti, operando fino all’esaurimento dei fondi disponibili.
Questa iniziativa è stata resa possibile grazie al finanziamento fornito dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha assegnato agli Atenei circa 40 milioni di Euro per avviare programmi di sostegno ai percorsi di cura psicologica e psicoterapeutica. Ogni università ha il compito di definire le modalità, i tempi e la platea di potenziali beneficiari.
Il fenomeno del disagio giovanile, oggetto di allarme da parte di numerose associazioni e esperti, finalmente viene affrontato. Ciò che suscita speranza è che questa iniziativa non sia soltanto un evento isolato, ma segni l’inizio di un servizio strutturale nel contesto accademico italiano. L’Università di Bari, in Puglia, si è distinta per essere stata la prima a implementare questo programma.
Gli studenti che desiderano usufruire del bonus devono essere regolarmente iscritti all’Anno Accademico 2022-2023 e presentare una domanda all’Università di Bari, possedendo un’ISEE per il diritto allo studio universitario con un reddito massimo di 50.000 Euro annui.
Il bonus, con un massimo di 300 Euro per studente, viene erogato come rimborso delle spese sostenute in percorsi psicologici e psicoterapeutici. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 aprile 2024.





